Coree. Seoul approva l’invio di aiuti umanitari al Nord
La Corea del Sud ha approvato ieri l’invio di aiuti umanitari al Nord, per la prima
volta da quando la tensione bellica e le continue provocazioni militari di Pyongyang
hanno costretto Seoul a interrompere la cooperazione. Come sottolinea Kym Hyung-suk,
esponente del governo, solo gli “scopi umanitari” hanno guidato la decisione, che
“non deve essere letta come un messaggio di apertura, soprattutto dopo le recentissime
provocazioni militari del regime”. Come riferisce AsiaNews, a portare gli aiuti sarà
la Eugene Bell, una charity americana che da tempo coopera in programmi di prevenzione
della tubercolosi in Corea del Nord. Nella penisola, la situazione resta tesa. Sin
dal 2008, le incessanti sperimentazioni nucleari del regime hanno provocato l’opposizione
della comunità internazionale e di Seoul, che ha chiesto anche al nuovo dittatore
Kim Jong-un di “fare un passo indietro” sul programma atomico, per ottenere in cambio
maggiori aiuti economici e finanziari. Nel dicembre dello scorso anno e nel febbraio
2013, il governo del Nord ha risposto, però, con due esperimenti nucleari, definiti
“esperimenti meteorologici”. L’Onu ha replicato con nuove sanzioni economiche, cui
Pyongyang ha reagito con minacce dirette a Seoul e a Washington. Mercoledì scorso
il Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha deciso di istituire una commissione
di inchiesta sui crimini contro l’umanità in Corea del Nord. Alla base di questo provvedimento,
il lancio di un nuovo rapporto e la diffusione di immagini satellitari sul progressivo
inglobamento di alcuni villaggi e della loro popolazione civile nei campi di detenzione
politica. (V.C.)