2013-03-21 12:30:58

Messaggi di Papa Francesco e Benedetto XVI al primate anglicano Justin Welby


Papa Francesco ha indirizzato ieri un Messaggio di auguri e di reciproca preghiera al primate della Comunione anglicana, l’arcivescovo Justin Welby, in occasione dell'odierna cerimonia di Intronizzazione nella Cattedrale di Canterbury. Ma al nuovo capo degli anglicani è giunto, sempre ieri, anche un messaggio firmato da Benedetto XVI una settimana prima di rinunciare al ministero petrino. Il servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3

Un doppio, straordinario augurio come straordinaria è la fase vissuta dalla Chiesa cattolica da quaranta giorni a questa parte. A ricevere le congratulazioni per l’inizio del suo ministero come primate anglicano è l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, al quale in un Messaggio Papa Francesco confida di attendere con sollecitudine il momento di un incontro “nel prossimo futuro”, così come di voler “proseguire nelle calorose relazioni fraterne delle quali – riconosce – hanno gioito i nostri predecessori”. Assicurando sue preghiere al primate anglicano, chiedendogliene a sua volta e ringraziandolo per gli auguri ricevuti al momento dell’elezione alla Cattedra di Pietro, Papa Francesco afferma: “Il ministero pastorale è una chiamata a camminare nella fedeltà al Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo”.

Un aspetto, quest’ultimo, sul quale si sofferma anche Benedetto XVI nel messaggio da lui firmato lo scorso 4 febbraio, in occasione dell’investitura ufficiale (la “Confirmation of Election”) dell’arcivescovo di Canterbury, celebrata nella Cattedrale londinese di St. Paul. Nel suo scritto, il Pontefice ora emerito rende “grazie a Dio” per i legami “consolidati da decenni” tra cattolici e anglicani e nota come l’inizio della nuova responsabilità per il primate anglicano coincida con “un momento in cui la fede cristiana viene messa in discussione in molte parti del mondo occidentale da parte di coloro che sostengono che la religione sia un fatto privato, senza alcun contributo da offrire al dibattito pubblico”. Nonostante la “stanchezza” e la “diffusa sordità” nei riguardi della fede, “la “fame di Dio – prosegue Benedetto XVI – anche se non riconosciuta, è sempre presente nella nostra società e il compito dell’annunciatore, come messaggero di speranza, è di affermare la verità con amore, ponendo la luce di Cristo nel buio della vita delle persone”. Che il vostro apostolato – conclude – produca un ricco raccolto e apra gli occhi e le orecchie di molti al messaggio vivificante del Vangelo”.

"Ho molto da imparare da Francesco". Alla Radio Vaticana, il primate anglicano, l'arcivescovo Justin Welby, parla con umiltà e ammirazione del nuovo Pontefice. E si sofferma in particolare sul Magistero sociale della Chiesa cattolica: un patrimonio – sostiene – da cui partire per rafforzare il dialogo con la Comunione anglicana, su temi come la giustizia, la pace, l’ambiente, e che a suo dire dovrebbe essere riscoperto anche dagli stessi cattolici. Le parole del primate anglicano al microfono di Philippa Hitchen: RealAudioMP3

R. – If you forgive me a moment of criticism…
Se mi perdona una piccola critica, voi tutti avete mantenuto l’insegnamento sociale cattolico fin troppo nascosto... E’ uno dei maggiori tesori a cui le Chiese, a livello globale, possono attingere. A cominciare dalla Rerum Novarum, alla fine del XIX secolo, per passare poi dalla notevole evoluzione con Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, con grandi ricchezze anche nel periodo precedente, come ad esempio il Concilio Vaticano II. Penso che in questi documenti si possa riconoscere una struttura ponderata circa un approccio al modo in cui dobbiamo pensare l’ordinamento di una società, affinché sappia riflettere gli insegnamenti cristiani, i valori cristiani, l’amore, l’integrità di Gesù Cristo. Credo sia un patrimonio immenso da cui tutta la Chiesa può imparare e credo ci condurrà a una collaborazione molto più stretta, in particolare sugli argomenti prettamente sociali che lei menzionava.

Ultimo aggiornamento: 22 marzo







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