Mali: attentato suicida a Timbuctù provoca due morti e sei feriti
Un’autobomba è esplosa a Timbuctù nei pressi dell’aeroporto, nella notte tra mercoledì
e giovedì, uccidendo, oltre all’attentatore, un soldato maliano e ferendo sei persone.
Secondo una fonte dell’esercito maliano, un jihadista avrebbe azionato “la sua cintura
esplosiva” e sarebbe “morto sul colpo”. Si è trattato del primo attacco nella città
dopo la liberazione da parte delle truppe francesi, avvenuta circa 2 mesi fa. “Stiamo
rastrellando l’area per vedere se ci sono altri aggressori nell’area”, ha detto il
capitano Samba Coulibaly, portavoce dell’esercito del Mali a Timbuctù. Le truppe di
terra e aeree francesi sono immediatamente intervenute per respingere l’attacco, ma
non ci sono state vittime nei contingenti, secondo quanto affermato dal colonnello
Thierry Burkhard, portavoce dell’esercito francese. “C’erano circa 30 attentatori...
c’è voluto un po’ di tempo ma alla fine il risultato è stato buono” ha detto un ufficiale
alla Reuters, chiedendo di rimanere anonimo. La fonte non ha rivelato se gli aggressori
siano stati catturati oppure uccisi. Proprio ieri il primo ministro francese Jean-Marc
Ayrault ha annunciato in Parlamento che il ritiro dei soldati francesi – circa 4 mila
uomini – comincerà a fine aprile. Hollande ha ribadito che “siamo ormai entrati nell’ultima
fase dell’intervento e tra qualche giorno la sicurezza sarà ristabilita sulla quasi
totalità del territorio maliano”. L’operazione Serval, dal nome di un felino africano,
è cominciata l’11 gennaio. Inoltre, come riferisce l’agenzia Misna, entro luglio,
la Missione internazionale di sostegno al Mali (Misma), sotto comando africano, dovrebbe
essere sostituita da una missione di peacekeeping dell’Onu. (V.C.)