2013-03-20 14:22:54

Congo: interrogativi e speranze dopo la resa di Bosco Ntaganda


Entusiasmo e preoccupazione nel Nord Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo (Rdc), per la resa di Bosco Ntaganda, capo di una fazione dell’M23, che il 18 marzo si è presentato all’ambasciata Usa in Rwanda, chiedendo di essere trasferito alla Corte Penale Internazionale (Cpi). Lo riferisce l’agenzia Fides, cui una fonte umanitaria operante nell’area ha dichiarato “il fatto che Bosco Ntaganda si sia consegnato spontaneamente dimostra che è stato sconfitto sul terreno”. Apparteneva alla fazione dell’M23 che voleva continuare la guerra contro le forze congolesi, mentre l’altra, capitanata da Sultani Makenga, intendeva negoziare con Kinshasa. Nello scontro, ha prevalso la linea dei favorevoli alle trattative. “Prima di entrare in Rwanda, Ntaganda ha cercato di installarsi nel Masisi (sempre nel Nord Kivu), ma a quanto pare ha incontrato l’opposizione dei ribelli hutu dell’Fdrl e ormai era stato sopraffatto dall’altra fazione dell’M23”, ha aggiunto la fonte. “Il fatto che comunque un uomo incriminato della morte di 800 civili e del massiccio reclutamento di bambini soldato non sarà più in libertà è comunque una vittoria della giustizia e speriamo che possa essere da esempio per altri criminali nella Rdc” – ha concluso. (V.C.)







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