Buenos Aires. Cristiani, ebrei e musulmani: "Papa Francesco uomo di comunione e dialogo"
Un uomo di comunione, aperto al dialogo, capace di ascolto, sempre rispettoso dell’altro:
è un coro unanime. A Buenos Aires - riferisce l'inviato dell'agenzia Sir - i responsabili
della Chiese cristiane, ebrei e musulmani, definiscono così il cardinale Jorge Mario
Bergoglio che è stato eletto Papa. La rabbina Silvina Chemen è membro della storica
comunità ebraica di Buenos Aires. “Le porte del Duomo - racconta la rabbina - erano
sempre aperte per le celebrazioni interconfessionali e più di una volta ho avuto il
privilegio di essere ammessa ad usare il pulpito per dare il mio messaggio, lo stesso
dal quale il cardinale pronunciava le sue omelie”. “Porterà nel dialogo - aggiunge
- lo spirito di apertura, di reciprocità, di silenzio quando parla l’altro, di gentilezza
nell’ascolto. Mi auguro che mai si offuschi l’altezza della sua umiltà e la grandezza
della sua semplicità”. Molto apprezzate dai leader argentini delle Chiese cristiane
le prime parole che Papa Bergoglio ha pronunciato salutando i pellegrini di Roma dalla
Loggia delle Benedizioni. “Il cardinale Bergoglio - dice David J. Calvo, pastore evangelico
Luterano - aveva con noi un rapporto molto cordiale: ci si sentiva accolti e riconosciuti;
mostrava un profondo impegno per l’unità dei cristiani e un profondo rispetto per
le tradizioni cristiane. Sono certo che il nuovo Papa approfondirà e renderà più caldo
il cammino, lento ma inesorabile, dell’unità”. Benedizioni al nuovo Pontificato sono
arrivate anche dai musulmani di Buenos Aires. In un messaggio di felicitazioni inviato
a Papa Bergoglio, il Centro Islamico della Repubblica Argentina (Cira) così scrive:
“Durante il suo lavoro come cardinale, Bergoglio ha approfondito il dialogo interreligioso
e il rispetto, e ha instancabilmente promosso spazi di comunicazione e di lavoro comune
per la coesistenza armoniosa delle religioni della Rivelazione. È per questo motivo
che solleviamo suppliche al Dio Clemente e Misericordioso, perché questo lavoro prosegua
e si rafforzi portando all’umanità più comprensione, più rispetto ma soprattutto,
la pace”. Le relazioni dell’ex arcivescovo Bergolgio con il Centro islamico erano
molto strette: l’allora card. Bergoglio andò in visita al Centro ben tre volte, l’ultima
avvenne il 29 giugno 2010. “Ogni volta che è entrato in contatto con i musulmani in
Argentina - racconta Omar Abu Arab, dirigente della comunità musulmana - lo ha fatto
ponendosi sempre su un piano di rispetto, di affetto e di rapporto tra eguali”. (R.P.)