Bari Festival, presentato "L'anima attesa", film su don Tonino Bello
Presentato al Bari Film Festival “L’anima attesa” di Edoardo Winspeare che il regista
pugliese ha girato per ricordare don Tonino Bello a vent’anni dalla scomparsa, avvenuta
nel 1993. Un film prodotto da Pax Christi Italia - il movimento cristiano e pacifista
di cui don Tonino è stato presidente - e realizzato attraverso la libera offerta dei
fedeli grazie alla campagna “Adotta un fotogramma per don Tonino”. Da Bari, il servizio
di Luca Pellegrini:
Edoardo Winspeare
non ha mai dimenticato quelle Messe celebrate dall’allora parroco di Tricase, il suo
piccolo paese in Puglia. Lui era quindicenne e all’altare c’era don Tonino Bello.
Lo ricorda, poi, come vescovo di Molfetta e uomo straordinario, uno scrittore e poeta,
capace di trasmettere con la parola e la testimonianza un grande entusiasmo per la
vita, coinvolgendo tutti, credenti e non, poveri e ricchi. Un maestro della cura e
dell’ascolto, come nel film lo descrive un’insegnante ai suoi alunni.
Per ricordare
questa figura di sacerdote e di predicatore, Winspeare ha scelto una strada originale.
Nel film protagonista è Carlo, un uomo d’affari interpretato da Carlo Bruni, che attraversa
una crisi esistenziale ed economica profonda. Decide di fare un viaggio di soli due
giorni in Puglia per trovare la sorella. Lungo il percorso - in autobus, in treno,
in macchina e a piedi - incontra gente comune: un lavoratore, giovani coi loro sogni,
immigrati senegalesi, un’anziana che ricorda la sofferenza della guerra, insomma incontra
persone semplici, normalissime, ma che sono buone. La prima epifania per Carlo è quella
la bontà, la stessa di don Tonino. Scopre, insomma, che il mondo non è fatto solo
di lupi che si azzannano, come lui credeva, di persone che nulla fanno e si sentono
sempre giustificati. Ascoltando e guardando la bontà, Carlo trova la sua anima.
Il
richiamo, per Carlo, è anche quello di un bambino: con la sua fisarmonica e il suo
sorriso intercetta la sua crisi e pian piano lo porta a pregare sulla tomba dove don
Tonino riposa da vent’anni. Non sappiamo se quel bambino sia un angelo, sia lo stesso
don Tonino da piccolo oppure soltanto l’anima attesa. Ma sappiamo che nella vita dell’uomo
c’è sempre un momento in cui lo Spirito si manifesta e che sta a ciascuno di noi saperlo
cogliere. E’ il miracolo della quotidianità, che Winspeare racconta con passione,
mentre con commozione vera si ascoltano, alla fine, le parole di speranza e di pace
di don Tonino, poco prima della sua morte.