2013-03-20 14:35:39

Bari Festival, presentato "L'anima attesa", film su don Tonino Bello


Presentato al Bari Film Festival “L’anima attesa” di Edoardo Winspeare che il regista pugliese ha girato per ricordare don Tonino Bello a vent’anni dalla scomparsa, avvenuta nel 1993. Un film prodotto da Pax Christi Italia - il movimento cristiano e pacifista di cui don Tonino è stato presidente - e realizzato attraverso la libera offerta dei fedeli grazie alla campagna “Adotta un fotogramma per don Tonino”. Da Bari, il servizio di Luca Pellegrini:RealAudioMP3

Edoardo Winspeare non ha mai dimenticato quelle Messe celebrate dall’allora parroco di Tricase, il suo piccolo paese in Puglia. Lui era quindicenne e all’altare c’era don Tonino Bello. Lo ricorda, poi, come vescovo di Molfetta e uomo straordinario, uno scrittore e poeta, capace di trasmettere con la parola e la testimonianza un grande entusiasmo per la vita, coinvolgendo tutti, credenti e non, poveri e ricchi. Un maestro della cura e dell’ascolto, come nel film lo descrive un’insegnante ai suoi alunni.

Per ricordare questa figura di sacerdote e di predicatore, Winspeare ha scelto una strada originale. Nel film protagonista è Carlo, un uomo d’affari interpretato da Carlo Bruni, che attraversa una crisi esistenziale ed economica profonda. Decide di fare un viaggio di soli due giorni in Puglia per trovare la sorella. Lungo il percorso - in autobus, in treno, in macchina e a piedi - incontra gente comune: un lavoratore, giovani coi loro sogni, immigrati senegalesi, un’anziana che ricorda la sofferenza della guerra, insomma incontra persone semplici, normalissime, ma che sono buone. La prima epifania per Carlo è quella la bontà, la stessa di don Tonino. Scopre, insomma, che il mondo non è fatto solo di lupi che si azzannano, come lui credeva, di persone che nulla fanno e si sentono sempre giustificati. Ascoltando e guardando la bontà, Carlo trova la sua anima.

Il richiamo, per Carlo, è anche quello di un bambino: con la sua fisarmonica e il suo sorriso intercetta la sua crisi e pian piano lo porta a pregare sulla tomba dove don Tonino riposa da vent’anni. Non sappiamo se quel bambino sia un angelo, sia lo stesso don Tonino da piccolo oppure soltanto l’anima attesa. Ma sappiamo che nella vita dell’uomo c’è sempre un momento in cui lo Spirito si manifesta e che sta a ciascuno di noi saperlo cogliere. E’ il miracolo della quotidianità, che Winspeare racconta con passione, mentre con commozione vera si ascoltano, alla fine, le parole di speranza e di pace di don Tonino, poco prima della sua morte.







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