2013-03-19 12:40:57

Siria: almeno 14 morti. Regime e ribelli si accusano reciprocamente di uso di armi chimiche


Almeno 14 civili sono stati uccisi in bombardamenti governativi avvenuti oggi in Siria, secondo l'Ong Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). Sei vittime si contano in sobborghi di Damasco, 5 nella provincia di Hasakah e tre, appartenenti alla stessa famiglia, a Habit, nella provincia di Idlib. Ieri, secondo un bilancio dell'Ondus, le vittime delle violenze sono state 110, di cui 57 civili. E intanto c'è uno scambio di accuse per l'uso di armi chimiche. I ribelli rispondono alle accuse da parte dell'agenzia di Stato, ribaltando le accuse stesse. L’agenzia Sana sostiene che in Siria i ribelli hanno bombardato la provincia di Aleppo con razzi contenenti ''sostanze chimiche'', uccidendo ''15 persone''. I comitati di coordinamento dei ribelli invece sostengono che un missile sparato dalle forze siriane lealiste, e non dai ribelli, ha provocato oggi l'uccisione di oltre dieci persone a ovest di Aleppo. Tra le vittime ci sarebbero casi di soffocamento. Intanto Ghassan Hitto, eletto questa notte premier dell'opposizione raccolta nella Coalizione nazionale a Istanbul, ha ribadito: "nessun dialogo con il regime". Hitto, fra i favoriti della vigilia, è nato a Damasco ma ha vissuto per 25 anni negli Usa dove ha lavorato come manager nelle telecomunicazioni. (F.S.)







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