Nepal: cristiani, indù e buddisti salutano Papa Francesco
Con fiaccolate e veglie di preghiera in tutto il Paese i nepalesi, cattolici, protestanti,
musulmani e buddisti ringraziano e salutano il nuovo Papa Francesco. Per l'occasione
molte famiglie cristiane lo scorso 13 marzo, giorno dell'elezione hanno addobbato
le loro abitazioni a festa e il 17 marzo tutte le chiese cattoliche del Paese hanno
celebrato una messa solenne in onore del Pontefice. Alle funzioni - riferisce l'agenzia
AsiaNews - hanno partecipato anche laici e non cristiani. Ganesh Parajuli cattolico
di Kathmandu afferma che “questo è un evento storico per tutta la famiglia. Abbiamo
accesso candele e pregato tutti insieme per Francesco e affinché con il suo esempio
e la sua fede in Dio aiuti la nostra comunità e dia un messaggio di speranza al nostro
Paese colpito dall'instabilità e dal caos sociale e politico”. Il periodo di sede
vacante, il conclave e l'elezione del nuovo papa hanno spinto molti fedeli a rinnovare
la propria fede in Dio e a diffondere il suo messaggio anche fra indù e buddisti.
Binod Gurung, responsabile della Nepal Catholic Society spiega che “i cattolici nepalesi
sono molto fiduciosi e inizieranno a diffondere il messaggio cristiano nel Paese per
aiutare la nostra gente ad uscire dal clima di pessimismo e fatalismo provocato da
sette anni di crisi istituzionale”. Secondo Gurung, “le elezioni della nuova assemblea
costituente saranno una importante prova non solo per i politici, ma per tutto il
Paese e si accerterà se la nuova repubblica perseguirà in futuro la laicità dello
Stato e la libertà religiosa. Chiediamo al Papa di pregare per il Nepal e per i nostri
poveri”. Impegnate da decenni nelle attività caritatevoli e in opere educative, (fra
cui scuole e università), le comunità cristiane, cattoliche e protestanti, hanno assunto
un ruolo di primo piano nella società nepalese, soprattutto nelle regioni più povere
del Paese. In questi anni, grazie alla maggiore libertà religiosa, il numero dei cristiani
è aumentato rispetto al periodo della monarchia, che per secoli ha proibito qualsiasi
religione diversa dall'induismo. Secondo il censimento del 2011 cattolici e protestanti
sono circa l'1,5% della popolazione. Nel 2006 erano solo lo 0,5%. In sei anni i cattolici
sono passati da 4mila a 10 mila unità. (R.P.)