Mons. Paglia all'Onu: “La famiglia, scuola d’amore e gratitudine”
La famiglia è “organismo vivente” e “primo strumento di umanizzazione delle persone
e della vita sociale”. E’ un passaggio del discorso che ieri mons. Vincenzo Paglia,
presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, ha tenuto a Ginevra nel corso
dell’incontro promosso dall’Osservatorio permanente sulle Missioni della Santa Sede
alle Nazioni Unite insieme ad altre organizzazioni internazionali. Al centro della
riflessione la promozione dei diritti umani e la libertà attraverso la difesa legale
e sociale della famiglia. “La famiglia, risorsa per la società” è la relazione che
ha tenuto mons. Paglia, nel 20.mo anniversario dell’Anno Internazionale sulla Famiglia
e nel 30.mo anniversario della Carta dei Diritti della Famiglia della Santa Sede.
“La famiglia è un diritto umano fondamentale - ha detto mons. Paglia - è l’unità fondamentale
della società umana, in essa le generazioni si incontrano, si amano, si educano, si
aiutano e vivono il passaggio da un’età all’altra”. Poi ha ricordato che la famiglia,
fondata sul matrimonio, è l’intima unione di vita nella complementarietà tra un uomo
e una donna, che è costituita nell’unione indissolubile del matrimonio, “liberamente
contratta ed espressa pubblicamente, aperta alla trasmissione della vita”. Pertanto
“è la risorsa fondamentale della società, la fonte primaria del capitale sociale e
il diritto principe dell’umanità”. “La stessa stabilità della società – ha ribadito
il presidente del dicastero vaticano - dipende dalla stabilità della famiglia, da
cui scaturisce”. Ricordando l’attuale cultura che tende a considerare impossibile
il “per sempre” del matrimonio, mons. Paglia ha illustrato alcuni recenti studi secondo
i quali l’unione matrimoniale rafforza la coppia ed ha importanti effetti – biologici,
psicologici, economici e sociali – per bambini ed adulti. “I bambini che vivono con
i loro genitori biologici – ha affermato - godono perlopiù di migliore salute fisica
e psicologica e mostrano maggiore fiducia e speranza nella vita”. Studi su tre tipi
differenti di strutture familiari – famiglie bi genitoriali, famiglie allargate e
famiglie mono-genitoriali – mostrano la maggiore fragilità degli ultimi due modelli.
Nelle cosiddette famiglie allargate, infatti, i genitori hanno maggiori difficoltà
nell’espletare il loro ruolo educativo. Nelle famiglie con un solo genitore o separate
sono caratterizzate da una maggiore sfiducia nel contesto sociale e una maggiore incidenza
nei minori di problematiche psicologiche e stati di ansietà. Infine mons. Paglia ha
ricordato che la famiglia è una fonte preziosa per il mondo del lavoro e pertanto
ha esortato i governi a promuovere politiche pubbliche rivolte al loro sostegno con
programmi di assistenza secondo il principio di sussidiarietà”. (B.C.)