2013-03-19 08:15:29

L'attesa dei pellegrini in Piazza San Pietro


Preghiere, sorrisi e molte emozioni tra i fedeli in fila dall’alba per entrare in Piazza San Pietro per partecipare alla Messa di Papa Francesco. Ascoltiamo alcune testimonianze raccolte da Benedetta Capelli: RealAudioMP3

R. – Siamo tutti felici, perché è una gioia grandissima per tutti i latino-americani. Siamo felici di condividere con tutti questa letizia, questa gioia di poter portare a tutti un messaggio di pace e bene.

R. – Che Dio lo benedica e che lo Spirito Santo lo illumini, gli dia la sapienza necessaria per guidare tutta la Chiesa.

R. – Noi abitiamo ad Assisi, siamo suore francescane di Santa Filippa Mareri, siamo arrivate ieri sera, siamo qui dalle cinque del mattino … Per noi significa molto: San Francesco è proprio un progetto di vita. Ha tanto da dirci ancora San Francesco.

R. – Dico che è un Papa che sta parlando con il cuore, non con la voce, e così entra e rimane, colpisce. Colpisce nei gesti, colpisce nelle parole e questo, secondo me, è il valore aggiunto più grande.

R. – Sono argentina. Noi conosciamo bene il nostro Papa, perché in Argentina le nostre suore lavorano nella Casa di riposo per sacerdoti anziani, e lui spesso veniva a trovarli. Lui ha abitato lì per sei anni, essendo vescovo di Flores. L’America Latina ha un gran bisogno di un Papa: penso che anche questo porterà una grande fioritura per la Chiesa. Lui sarà il Papa dei giovani, della famiglia, dei bambini, dei malati, di tutto il mondo.

R. – Il nostro messaggio per lui è che non si senta solo: tutti noi lo aiuteremo in questa missione che Dio gli ha affidato, con la preghiera. E con la preghiera del nostro piccolo essere lo aiuteremo. Ci uniamo a lui nella preghiera: che abbia coraggio.

R. – Sono argentino e sono molto felice. Siamo qui per pregare: per il Papa, per la Chiesa, per la congregazione, e auguriamo al Papa tutto il bene del mondo. Portava i miei compagni seminaristi in ospedale ad accudire i malati – lo faceva pure lui. E’ una persona molto affabile …

R. - … da Firenze, perché Papa Francesco ci ha colpito il cuore. Facciamo parte di una realtà di evangelizzazione che si chiama “Sentinelle del mattino di Pasqua”: dato questo slancio missionario del Papa, vogliamo essere partecipi a questo momento di grazia.

R. – Il Papa si è mostrato talmente vicino a noi.

D. – Che cosa ti ha colpito di Papa Francesco?

R. – La semplicità e la gioia e il suo desiderio di evangelizzazione, perché è questo che la Chiesa deve fare. Bello, quindi.

R. – A me ha colpito anche la semplicità con la quale ha parlato: è uscito da quella finestra, dicendo “Buonasera”. Quindi la cosa che mi colpisce è che parla ad una moltitudine di gente, come se parlasse a tavola con te. Questo ti invita proprio a venirlo a trovare. Mentre sei lì in piazza, infatti, mentre siamo qui, in realtà parla così direttamente che sembra stia parlando proprio a te!

R. – A me ha colpito l’umiltà con cui si è presentato, chiedendo preghiere, facendo pregare tutta la comunità cristiana, tutto il mondo. E oggi ho sentito proprio il richiamo ad essere qui, per incominciare insieme questo cammino come popolo che cammina.








All the contents on this site are copyrighted ©.