I fedeli in attesa sin dalle prime ore del mattino di ieri per Papa Francesco
Fin dalle prime luci dell’alba le strade intorno a Piazza San Pietro si sono riempite
di migliaia di fedeli in attesa di incontrare Papa Francesco. Preghiere, sorrisi e
tante emozioni. La cronaca nel servizio di Benedetta Capelli:
Sui volti dei
pellegrini si fa fatica a trovare traccia del sonno perduto, in tutti si intravede
una luce, una gioia, il desiderio forte di incontrare il Vicario di Cristo. C’è chi
ha scelto di portarsi da casa un seggiolino oppure un cuscino per sostare un po’ ma
ci sono poi tanti rosari intrecciati nelle mani di chi aspetta, tante preghiere che
si levano per Papa Francesco:
R. – Il nostro messaggio per lui è che non si
senta solo: tutti noi lo aiuteremo con la preghiera in questa missione che Dio gli
ha affidato. E nel nostro piccolo lo aiuteremo spiritualmente perché abbia coraggio.
R.
– Che Dio lo benedica e che lo Spirito Santo lo illumini, gli dia la sapienza necessaria
per guidare tutta la Chiesa.
Via della Conciliazione è ancora avvolta nel buio
ma è impossibile non notare le bandiere dell’Argentina, portate con gioia e sventolate
con forza:
R. – Siamo tutti felici, perché è una gioia grandissima per tutti
i latino-americani. Siamo felici di condividere con tutti questa letizia, questa gioia
di poter portare a tutti un messaggio di pace e bene.
R. – Sono argentina.
Noi conosciamo bene il nostro Papa, perché in Argentina le nostre suore lavorano nella
Casa di riposo per sacerdoti anziani, e lui spesso veniva a trovarli. Lui ha abitato
lì per sei anni, essendo vescovo di Flores. L’America Latina ha un gran bisogno di
un Papa: penso che anche questo porterà una grande fioritura per la Chiesa. Lui sarà
il Papa dei giovani, della famiglia, dei bambini, dei malati, di tutto il mondo.
R.
– Sono argentino e sono molto felice. Siamo qui per pregare: per il Papa, per la Chiesa
e auguriamo al Papa tutto il bene del mondo. Portava i miei compagni seminaristi in
ospedale ad accudire i malati – lo faceva pure lui. E’ una persona molto affabile
…
Fedeli di tutto il mondo sono qui in procinto di entrare nella Piazza, assistiti
da una macchina organizzativa che cerca di contenerli. Ci sono tende, presidi, ambulanze
posizionate intorno al Vaticano ma la folla è composta, tranquilla e soprattutto felice:
R. – Noi abitiamo ad Assisi, siamo suore francescane di Santa Filippa Mareri,
siamo arrivate ieri sera, siamo qui dalle cinque del mattino … Per noi significa molto:
San Francesco è proprio un progetto di vita. Ha tanto da dirci ancora San Francesco.
R.
– Dico che è un Papa che sta parlando con il cuore, non con la voce, e così entra
e rimane, colpisce. Colpisce nei gesti, colpisce nelle parole e questo, secondo me,
è il valore aggiunto più grande.
R. - …veniamo da Firenze, perché Papa Francesco
ci ha colpito il cuore. Facciamo parte di una realtà di evangelizzazione che si chiama
“Sentinelle del mattino di Pasqua”: dato questo slancio missionario del Papa, vogliamo
essere partecipi a questo momento di grazia.
R. – Il Papa si è mostrato talmente
vicino a noi!
D. – Che cosa ti ha colpito di Papa Francesco?
R. – La
semplicità e la gioia e il suo desiderio di evangelizzazione, perché è questo che
la Chiesa deve fare. Bello!
R. – A me ha colpito anche la semplicità con la
quale ha parlato: è uscito da quella finestra, dicendo “Buonasera”. Quindi la cosa
che mi colpisce è che parla ad una moltitudine di gente, come se parlasse a tavola
con te. Questo ti invita proprio a venirlo a trovare. Mentre sei lì in piazza, infatti,
mentre siamo qui, in realtà parla così direttamente che sembra stia parlando proprio
a te!
R. – A me ha colpito l’umiltà con cui si è presentato, chiedendo preghiere,
facendo pregare tutta la comunità cristiana, tutto il mondo. E oggi ho sentito proprio
il richiamo ad essere qui, per incominciare insieme questo cammino come popolo che
cammina.
Alle 6.30 le transenne vengono tolte e in molti corrono verso il sagrato
di San Pietro, aspettando Papa Francesco, “Papa della speranza” o “Papa della misericordia”
in tanti lo hanno già definito così ma nel cuore di ogni fedele lui è colui che serve
la Chiesa.