2013-03-17 15:32:09

Congo. Rete Pace: unica strada è dialogo nazionale


L’unica strada per ricreare l’unità nazionale nella Repubblica Democratica del Congo è l’urgente convocazione di un dialogo cui partecipino tutte le parti: governo, Parlamento, opposizione extraparlamentare e società civile. Ne è convinta la Rete Pace per il Congo in una nota inviata all’agenzia Fides in cui sottolinea la “potenziale opportunità straordinaria nelle mani del presidente Kabila di vincere la guerriglia di M23: la coesione di tutto il popolo congolese”. Il movimento di guerriglia attivo nel Nord Kivu, infatti, sembra essersi diviso in due fazioni: una favorevole alle trattative con Kinshasa; l’altra intenzionata, invece, a proseguire le ostilità. Rete Pace individua anche alcuni temi sui quali tale dialogo nazionale dovrebbe svolgersi: il rigoroso rispetto della Costituzione, le necessarie riforme dei servizi di sicurezza, della giustizia e del sistema elettorale, una più equa gestione delle risorse naturali per migliorare le condizioni sociali della popolazione. Intanto è notizia di oggi la fuga di circa 600 ribelli dell’M23 nel vicino Rwanda, compresi alcuni feriti che hanno trovato assistenza presso la Croce Rossa: tra questi, conferma Kinshasa, anche il generale Bosco Ntaganda, sul quale pendono due mandati di cattura della Corte penale internazionale per crimini di guerra e contro l'umanità commessi nella regione di Ituri nei primi anni Duemila, e che il governo congolese chiede a quello rwandese di non accogliere. Dal riacuirsi delle ostilità in Nord Kivu ad oggi, infine, sono circa 25mila i congolesi che hanno trovato rifugio oltreconfine. (R.B.)







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