Le reazioni dei giornalisti: un Papa comunicativo che ci sorprenderà
Unanime l’apprezzamento dei tanti giornalisti presenti in Aula Paolo VI per l'incontro
col Pontefice. Un discorso, quello rivolto da Papa Francesco, che ha toccato il cuori
di tutti. Sentiamo alcune interviste realizzate subito dopo l’udienza da Antonella
Palermo e Alessandro Guarasci:
R. - Un Papa
molto comunicativo. Credo che l’intermediazione giornalistica servirà pochissimo.
E’ un Papa che parla direttamente con la gente. Penso sia un grande Papa.
R.
- Il racconto che ha fatto sulla scena del Conclave, del cardinale Hummes che lo sosteneva
e poi lo incoraggiava sembrava toccante. Poi, la spiegazione del nome Francesco per
la povertà, per la pace e per il Creato, mi sembra molto significativa. Già è una
sorpresa il fatto stesso che sia Papa. Poi, c’è una dinamica, secondo me, in qualche
modo, rivoluzionaria per il fatto che ci sia stata la rinuncia di Benedetto e poi
l’elezione di Francesco.
R. - E’, tra l’altro, un uomo che piace moltissimo
ai luterani. Tra noi giornalisti esteri, girava ieri la "battuta" in ufficio che ci
saranno tante conversioni al cattolicesimo perché lui entusiasma tantissimo.
R.
- Personalmente, tante cose le sto scoprendo proprio in questi giorni. Per esempio,
la sua scelta di vivere veramente vicino ai poveri delle favelas in Argentina.
Questo vuol dire che lui è abituato a parlare con la gente comune, non ex cathedra.
Quindi, arriva qui con quel tipo di bagaglio di esperienza pastorale, umana.
R.
- Si vede una comunicazione più agile, più vicina ai mezzi di comunicazione. Questo
è molto importante per noi e anche per tutto il mondo cattolico.