Al Santuario di Lujan il card. Bergoglio confessava i giovani tutta la notte
Il primo atto di Papa Francesco dopo l'elezione è stato l'omaggio, giovedì mattina,
alla Vergine Salus Populi Romani nella Basilica romana di Santa Maria Maggiore. La
devozione mariana ha da sempre contraddistinto l'azione pastorale di Jorge Mario Bergoglio.
Lo conferma padre Josè Daniel Blanchoud, rettore del Santuario argentino di
Nuestra Señora de Lujan che, la microfono di Paolo Ondarza, racconta come
ha vissuto l'elezione del nuovo Pontefice:
R. – Estabamos
todos esperando... Eravamo tutti in attesa della fumata bianca: per due volte era
stata nera. Mercoledì, per noi nel pomeriggio e per voi più tardi, nella serata, la
fumata è diventata bianca. Da lì è iniziata l’aspettativa per vedere chi fosse il
nuovo Papa. Non pensavamo che sarebbe stato un nostro compatriota, Papa Francesco,
il cardinale Bergoglio.
D. – Non avreste mai pensato ad un Papa argentino?
R.
– Bien estaba entre los posibles... Stava tra i possibili, però onestamente non
pensavamo che potesse essere lui.
D. – Lei conosce personalmente il Papa?
R.
– Sì, il Papa quando era cardinale di Buenos Aires veniva nel santuario e vi rimaneva
per accogliere il pellegrinaggio dei giovani nel fine settimana. Veniva il sabato
sera, aspettava i giovani che arrivavano, e la domenica, all’alba, celebrava la Messa
con loro alle 7. Ho condiviso con lui tanti momenti, come la cena o anche momenti
di conversazione personali. E’ sempre stato un uomo dai modi semplici, ma allo stesso
tempo appassionati nel servire il popolo di Dio. Arrivava intorno alle cinque del
pomeriggio, quando cominciava a confessare fino alle 22, quindi cenava e poi si coricava
un poco e alle 2 del mattino si svegliava di nuovo, per continuare a confessare fino
all’ora della Messa, alle 7 del mattino.
D. – Che dice la gente che visita
il Santuario della Vergine di Lujan? Che dice sull’elezione di Papa Francesco?
R.
– In questi giorni abbiamo avuto un’affluenza di gente maggiore di quella abituale.
E’ la prova che questo ha messo molto in movimento la gente: l’ha fatta avvicinare
alla Vergine. La gente conosce la devozione di Papa Francesco alla Vergine. Vengono
a confessarsi, ci raccontano l’allegria, l’emozione - a volte senza riuscire ad esprimerla
pienamente a parole - che hanno provato quando hanno ascoltato il nome di Jorge Mario
cardinale Bergoglio, che senza dubbio conoscevamo.
D. – Come lei ha detto,
Papa Francesco è molto devoto alla Vergine. Il suo primo pensiero è stato quello di
visitare la Basilica Romana di Santa Maria Maggiore...
R. – Exacto, y a pedirle
seguramente... Esattamente, per chiederle sicuramente che lo accompagni e lo protegga
in questo nuovo ministero che la Chiesa gli ha chiesto.
D. – E la preghiera
del popolo argentino, a Lujan, accompagnerà il Papa…
R. – Sin lugar a dudas... Non
ci sono dubbi. Noi abbiamo previsto una serie di celebrazioni, soprattutto domenica,
quando pregheremo per tutto il tempo per raccomandare a Dio Papa Francesco; e in vista
di martedì 19, lunedì, dopo i Vespri, ci sarà una veglia di preghiera. Ci uniremo
sicuramente alla supplica che lui sta elevando alla Vergine.
D. – Il suo augurio
per Papa Francesco?
R. – Antes de saber si... Prima di sapere chi fosse
il Papa, un giornalista argentino di una rete locale mi ha chiesto cosa volessi dal
Papa? Il mio augurio e il mio desiderio è che sia un pastore - e sono convinto che
lo sia - e un uomo che lavori per aiutare la gente ad incontrare Cristo, un uomo che
ci mostri il cammino, il cammino per incontrarsi con un Cristo vivo, che ci aiuti
come pastore a trovare riposo in Cristo, a trovare in Lui la forza.