Mons. Perego: col suo carisma il Papa aiuterà a capire fenomeno dell'immigrazione
Quando era vescovo, il nuovo Papa è sempre stato molto vicino al mondo dell’emigrazione.
Dai primi dell''800, sono due milioni i piemontesi che hanno lasciato la loro terra
per lavoro e la maggior parte di essi si è recata proprio in Argentina. Il servizio
di Alessandro Guarasci:
L’Argentina
è una seconda Italia per tanti emigranti. Ed è in quell’ambiente che Papa Francesco
è cresciuto. Oramai, le migrazioni sono un fenomeno che coinvolge tutto il mondo
e l’Europa è al centro di questo flusso. Tra l’altro, il prossimo gennaio ricorreranno
100 anni dall’istituzione della Giornata del Migrante e in quell’occasione il nuovo
Papa renderà noto un suo Messaggio. Il pensiero di Mons. Giancarlo Perego,
presidente della Fondazione Migrantes della Cei:
R. – Con la sua esperienza,
con la sua sensibilità, anche con il suo carisma di gesuita, che da sempre è molto
attento al mondo dei rifugiati, dei richiedenti asilo, ci aiuterà a leggere ancora
più profondamente quello che Benedetto XVI nella Caritas in veritate ha chiamato
uno dei fenomeni più straordinari del nostro tempo, qual è l’immigrazione.
D.
– Era conosciuto per la sua attenzione al mondo dell’immigrazione, quando era cardinale?
R.
– Più volte e in più occasioni, le comunità italiane lo hanno incontrato e le comunità
italiane in Argentina, solo a Buenos Aires, sono 40. E’ conosciuto per la sua attenzione
alle problematiche della povertà nel mondo dell’immigrazione e anche per la sua sensibilità
verso gli ultimi, che da sempre ha avuto all’interno della sua diocesi e all’interno
anche della Conferenza episcopale argentina.
D. – Le sue parole, in qualche
modo, potrebbero contribuire anche a migliorare le leggi sull’immigrazione, che sappiamo
un po’ in tutta Europa sono piuttosto restrittive?
R. – Da sempre, il Magistero
sociale della Chiesa è stato attento al diritto di migrare ed è stato attento, come
ci ha ricordato recentemente anche Benedetto XVI, al diritto dei migranti di rimanere
nella propria terra. Credo che questo tema della tutela delle persone e soprattutto
dei migranti sarà ancora al centro del Magistero, anche con l’esperienza di Papa Francesco.