Mons. Adoukonou: l'eredità lasciata da Benedetto XVI durerà a lungo nel tempo
“Benedetto XVI ci ha lasciato un insegnamento che durerà a lungo nel tempo” e la sua
umiltà “mi fa dire che sarà ricordato come Benedetto XVI il Grande, come si è detto
di Giovanni Paolo II”. Ad affermarlo è mons. Adoukonou, segretario del Pontificio
Consiglio della Cultura. Allievo dell’allora prof. Joseph Ratzinger, mons. Adokonou
si sofferma sul Pontificato che ha visto il Pontefice – ora ritiratosi dal ministero
per servire la Chiesa nella preghiera – confrontarsi con chiarezza di idee contro
la mentalità largamente diffusa, dice, “negli Stati liberali post-moderni, che induce
a rifiutare Dio o comunque a vivere come se Egli “non esistesse”. Benedetto XVI, afferma
mons. Adoukonou, ha invece sempre mantenuto aperto il dialogo con chi non crede –
il “Cortile dei Gentili” ne è un luminoso esempio – e ribadito nel suo magistero che
l’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, non può essere “formattato”, né che
la libertà può essere sinonimo di “arbitrio”. Da questo dialogo, che è poi una sfida,
dovrà ripartire – secondo il segretario del dicastero della Cultura – anche il nuovo
Pontificato, contribuendo a creare un clima favorevole al riconoscimento dei fondamenti
della ragione e della fede, così da contrastare le guerre, le violenze e l’ingiustizia
oggi presenti nel mondo. Infine, sull’eredità di Benedetto XVI, mons. Adoukonou afferma:
“Penso che la sua grandezza sia nella sua sorprendente capacità di imitare il Signore
che si è fatto obbediente fino alla morte”. Credo, conclude, che Benedetto XVI “in
questa imitazione del Signore, sia andato molto lontano e in questo senso è grande”.
(A.D.C.)