Papa Francesco in visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore per ringraziare la
Madonna
Prima uscita pubblica del neoeletto Pontefice nella sua diocesi. Papa Francesco si
è recato nella Basilica romana di Santa Maria Maggiore, per raccogliersi in preghiera
nella Cappella Paolina, davanti all’immagine della Vergine Salus Populi Romani, e
ringraziare la Madonna come aveva già anticipato mercoledì sera. Giunto intorno alle
8 del mattino, accompagnato dal cardinale vicario Agostino Vallini, il Papa si è trattenuto
circa mezz’ora, accolto dall’arciprete della Basilica, il cardinale Santos Abril
y Castelló. Il servizio di Roberta Gisotti:
Una visita
breve all’insegna della semplicità: in preghiera con il Papa una cinquantina di persone,
in un clima di grande serenità. Poi il ritorno in Vaticano ma prima la sosta nella
residenza romana Paolo VI. Tanta la sorpresa e l’emozione dei fedeli e dei cittadini
che hanno incontrato stamane il Papa, cosi come l’emozione del cardinale Santos
Abril y Castelló di accoglierlo nella Basilica:
R. - Conoscevo bene l’allora
arcivescovo di Buenos Aires, quando ero nunzio lì, e so della sua profondissima devozione
verso la Madonna. Però non credevo che la visita sarebbe stata così nell’immediato.
Quando ieri sera me lo ha detto, io ho gli ho risposto: “Santo Padre, sarò felicissimo
di poter accompagnarla per questo omaggio”, che lui voleva fare venendo a Santa Maria
Maggiore per porre sotto la protezione della Madre del Signore, della Salus Populi
Romani, il suo Pontificato.
D. - Eminenza, quello che ha colpito è stata
proprio questa richiesta di pregare tutti insieme e quel suo tratto semplice nel dire:
‘ci vediamo presto e domani andrò a pregare la Madonna...’
R. - Certamente
questo gesto suo di semplicità, di vicinanza, di essere una persona profondamente
umana che sa dare calore, che sa salutare tutti, non soltanto lì nella Basilica -
dove era un po’ più organizzato - ha salutato tante persone. Ma poi, quando lo abbiamo
accompagnato, assieme al cardinal Vallini, alla Casa nella quale risiedeva nei giorni
immediatamente prima del Conclave, in via della Scrofa, alla Casa Paolo VI: anche
lì ha salutato tutte le persone, i dipendenti, coloro che preparano le camere, ed
altri e conosceva per nome molti di loro. Questo ci ha impressionato veramente. Questo
senso di vicinanza, di umiltà, di calore umano, di accogliere tutti è una cosa che
ci ha impressionati tutti molto positivamente e sono sicuro che sarà una delle caratteristiche
del suo Pontificato.
D. - Qualcuno ha sottolineato in questa visita che il
Papa era molto a suo agio: forse questo suo sentimento di serenità è stato capace
di trasmetterlo anche alle persone che ha incontrato?
R. - Sì, sicuro. Ho visto
che era molto, molto tranquillo. Anzi appena lo avevo visto questa mattina, gli avevo
chiesto: “Santo Padre è riuscito a dormire?”. “Sì - ha detto - benino; a metà, ma
benino”. Certamente era molto sereno, molto tranquillo. Non è soltanto che lui ha
questo senso di serenità, ma riesce a trasmetterlo. Come dire: è talmente convinto
della forza del Signore, dell’aiuto che il Signore darà, della protezione della Madonna
e la preghiera di tantissime persone che nel mondo hanno pregato e che continueranno
a pregare molto per lui. Certamente questo gli dà la serenità, la grazia e la forza
per incominciare questo Pontificato.