Padre Lombardi: il Papa indossa la croce pettorale di quando era vescovo
“Tutti siamo stati colpiti dall’elezione di Papa Francesco”. Così padre Federico Lombardi,
giovedì, nel briefing nel Media Center in Vaticano. Il direttore della Sala Stampa
della Santa Sede ha anche raccontato alcuni dettagli dell’elezione e della mattinata
di giovedì del Papa. Massimiliano Menichetti:
E’ la grande
gioia, la sorpresa e l'impegno al servizio che padre Lombardi ha condiviso nel briefing
con i giornalisti parlando di Papa Francesco. Evidenziata subito la semplicità del
Pontefice, che si è presentato ieri sera senza la mozzetta, la mantellina, e “la croce
pettorale - ha detto - era quella che già aveva da vescovo”:
“Ci ha colpito
questo atteggiamento pastorale del Vescovo di Roma, in particolare il rapporto con
la grande comunità di Roma. L'aver voluto il Vicario di Roma vicino a sé in questo
momento, è stato anche un aspetto nuovo rispetto al passato. Un altro particolare
che ci ha colpito tutti è stato il chiedere la preghiera del popolo su di lui, prima
di dare la benedizione, inchinandosi e quindi chiedendo la benedizione di Dio tramite
la preghiera del popolo".
Nella Cappella Sistina, il Papa ha ricevuto “l’atto
di omaggio da parte dei cardinali stando in piedi, davanti all’altare”, non seduto.
Padre Lombardi ha poi svelato alcuni momenti del dopo elezione:
“Nel rientrare,
dopo la benedizione, alla Casa di Santa Marta, era stata preparata l’auto solenne
'SCV 1' per il Papa, che invece ha voluto andare sul pulmino insieme con tutti gli
altri cardinali: così com’era venuto, così ha voluto tornare, assieme agli altri.
E durante la cena, che è stata una cena molto festosa, alla fine ha detto solo alcune
parole di ringraziamento, dicendo: “Che Dio vi perdoni per quello che avete fatto!”.
Papa
Francesco, che ieri sera ha parlato per telefono con Benedetto XVI, si recherà “nei
prossimi gironi” a Castel Gandolfo, ma l’attenzione si è tutta rivolta alle ore 8
di questa mattina, quando il Pontefice si è recato a Santa Maria Maggiore. Con un
mazzo di fiori è entrato nella cappella dove c’è l’immagine della Madonna “Salus
Populi Romani”, li ha deposti sull’altare, poi, la preghiera ed il silenzio per circa
dieci minuti:
"Poi, è passato davanti all’altare maggiore: come sapete,
sotto l’altare maggiore della Basilica c’è la reliquia della culla, della 'Krippe'
– di Gesù secondo la tradizione – e poi è andato nella cappella di fronte dove si
trova l’altare su cui Sant’Ignazio di Loyola celebrò la prima Messa, la sua prima
Messa, nella notte di Natale. Ha anche sostato davanti alla tomba di San Pio V".
Il
direttore della Sala Stampa vaticana, applaudito dei giornalisti per l’impegno di
questi giorni, ha spiegato che il Papa, per lo spostamento di oggi, ha utilizzato
un’automobile della Gendarmeria Vaticana, senza corteo di auto. Lasciando la Basilica
ha incontrato il saluto affettuoso di alcuni ragazzi. Per prendere alcuni effetti
personali, si è recato alla Casa del clero, in via della Scrofa, dove ha soggiornato
prima di entrare in Conclave. E qui un altro aneddoto:
“Lì ha preso i suoi
bagagli, ha salutato il personale, ha pagato il conto per dare il buon esempio, e
poi è tornato a Santa Marta”.
In Vaticano, ha incontrato alcuni collaboratori
e ha iniziato ad organizzarsi per i prossimi giorni. Confermata per oggi pomeriggio,
alle ore 17.00, la Messa in cappella Sistina, concelebrata con i cardinali che hanno
partecipato al Conclave. Dopo, saranno tolti i sigilli e inizieranno gli eventuali
lavori per preparare l’appartamento papale. Nel frattempo, il Santo Padre risiederà
presso la Casa Santa Marta.
Padre Lombardi ha ripercorso tutti gli appuntamenti
dei prossimi giorni. A partire da domani, alle ore 11 in Sala Clementina, dove si
terrà l’udienza a tutti i cardinali. Sabato, sempre alle ore 11, in aula Paolo VI,
il Papa incontrerà invece i rappresentanti dei media.
Domenica, ci sarà il
primo Angelus, dalla finestra dello studio in Piazza San Pietro e martedì la grande
Messa d’inizio Pontificato, alle 9.30 del mattino, alla quale ogni fedele potrà partecipare.
Mercoledì 20 marzo, invece, non ci sarà l’udienza generale, ma il Papa riceverà alcune
delegazioni venute per la Santa Messa d’inaugurazione.
Ai giornalisti, padre
Lombardi ha confidato la sua sorpresa nell’avere un Papa gesuita, perché ha spiegato,
quello di Sant’Ignazio è un carisma più legato al “servizio” che al “governo”. Poi,
è stato letto anche un messaggio del preposito generale dei Gesuiti, padre Adolfo
Nicolás, il quale, in sintesi, assicura preghiere e sostegno al Papa, impegnato in
questo servizio, in un momento cruciale della Chiesa.
Sollecitato dalle domande,
padre Lombardi ha evidenziato che il Papa parla cinque lingue (spagnolo, italiano,
inglese, francese e tedesco) e che le sue condizioni di salute sono buone. Confermata,
quando era giovane, l’asportazione di una parte del polmone, che “non ha mai comportato
particolari problemi”.
Sul rinnovo o meno delle nomine ha spiegato che è tradizione
che avvenga nei primi giorni, ma tempi e modi dipendono esclusivamente dal Pontefice.
Infine, rispondendo ad un quesito sulla sicurezza personale del Papa ha chiarito che
ogni “Santo Padre ha uno stile personale che va rispettato” e che è lui a dettare
le regole del caso.