2013-03-13 14:29:18

“Habemus Papam”: storia del celebre annuncio


Habemus Papam: dietro la celebre formula che annuncia al mondo intero l’identità del nuovo Successore di Pietro, tanta storia ed emozioni. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

“Vi annuncio una grande gioia: abbiamo il Papa”. Cosi avviene l’annuncio dell’elezione del Vicario di Cristo da almeno sei secoli:

“Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!..."
Ascoltiamo – tratta dai nostri archivi radiofonici - la voce del cardinale Caccia Dominioni, che affacciato dalla Loggia centrale esterna della Basilica vaticana, pronuncia per primo il 2 marzo del 1939 il nome del nuovo Papa Pio XII, al secolo Eugenio Pacelli, scelto dal Conclave più breve nell’età moderna, solo tre votazioni in due giorni.

L’uso di questa formula - che richiama nel Vangelo di Luca l’annuncio dell’angelo ai pastori della nascita del Messia – si fa risalire all’elezione nel 1417 di Martino V, della famiglia Colonna, durante il Concilio di Costanza, dopo che a reclamare la successione di Pietro erano stati in precedenza addirittura tre Papi, due deposti dal Concilio stesso ed un terzo dimissionario. Da qui l’Habemus Papam, come a voler dire - secondo alcune interpretazioni - “finalmente abbiamo un Papa solo”.

Un passaggio di grande emozione per tutti i cardinali protodiaconi cui spetta il compito di presentare al mondo l’identità del Pontefice, come ricordiamo tutti spettò al cardinale Medina Estévez annunciare, il 19 aprile 2005, Benedetto XVI:

“...habemus Papam...”
In questo Conclave sarà il porporato francese Jean-Louis Tauran a rivelarci il 265.mo Successore di Pietro. E questo avverrà dopo che il neo eletto accetterà la nomina e sceglierà il nome pontificale. Solo allora vi sarà la fumata bianca, mentre il nuovo Papa indosserà i paramenti papali nella Sacrestia della Cappella Sistina, nota come “stanza delle lacrime”, riferite alla commozione e responsabilità di salire sul soglio di Pietro. Dopo la preghiera del nuovo Vicario di Cristo e l’ossequio dei porporati, il Conclave verrà concluso sulle note del Te deum. Infine l’annuncio dalla Loggia delle Benedizioni di San Pietro e la prima apparizione pubblica del nuovo Papa.







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