2013-03-13 15:33:30

Save The Children: due milioni di bambini vittime in Siria


Oltre due milioni di bambini sono vittime del conflitto in Siria. Lo denuncia Save the Children nel rapporto, diffuso oggi, “Bambini Sotto Tiro”. Secondo i dati dell’organizzazione un bambino su tre ha subito aggressioni, a causa del conflitto in cui sono morte, finora, oltre 70 mila persone. Al microfono di Roberta Calderazzo, Marco Guadagnino del Programma internazionale Save The Children.RealAudioMP3

R. – Sono due anni che i bambini della Siria subiscono sofferenze terribili: in tantissimi sono morti, molti sono stati gravemente feriti, traumatizzati. Tantissimi sono stati costretti a fuggire dalle loro case. Io sono al campo di Zaatari, dove Save the Children sta sostenendo le famiglie e i bambini, che stanno scappando dalla Siria. Il campo si trova a 15 km dal confine con la Siria ed ospita adesso più di 100 mila persone. La maggior parte scapp di notte per cercare di evitare il fuoco dei cecchini. Fino a qualche giorno fa era pieno inverno, ma in questi giorni e in particolare oggi, che è una giornata caldissima, le tende cominciano ad essere roventi. Save the Children sta distribuendo cibo nel campo per quasi 100 mila persone. Questi numeri continueranno purtroppo ad aumentare, perché le notizie che abbiamo dall’altra parte del confine sono notizie di continui combattimenti. La guerra non sta finendo e diventa un problema per noi, per i bambini che sono ancora intrappolati lì dentro. Il nostro obiettivo in questo momento è agire per assicurarci che tutti questi bambini siano protetti e che le agenzie umanitarie, in qualche modo, abbiano la possibilità di raggiungerli, che si apra quindi un corridoio umanitario, che consenta di raggiungere le decine di migliaia di bambini che sono intrappolati in Siria senza nulla.

D. – Qual è l’appello internazionale che lancia Save the Children all’Onu per fermare le violenze?

R. – I nostri team stanno rischiando la vita per fornire aiuti all’interno. Innanzitutto c’è un urgente bisogno di fondi per raggiungere tutti coloro che ne hanno bisogno. Abbiamo bisogno di un libero accesso al territorio. Abbiamo poi il dovere, come cittadini italiani, di non dimenticare che in questo momento c’è una guerra molto vicino a noi, con bambini che stanno vivendo sofferenze inimmaginabili. Senza un aiuto, tutto questo non può andare avanti per molto. Abbiamo un numero verde – 800988810 – e con pochissimi euro riusciamo a fornire cibo di buona qualità ad un bambino rifugiato nel campo dove in questo momento stiamo lavorando. E’ un impegno piccolo, ma davvero importante.







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