Padre Lombardi: Papa Francesco servitore della Chiesa nella semplicità e universalità
“Un Papa che vuole servire: così padre Federico Lombardi si è espresso parlando ai
giornalisti di tutto il mondo, riuniti nel "Media Center" in Vaticano subito dopo
l’elezione al Soglio pontificio di Papa Francesco. La Messa d’Inizio Pontificato ci
sarà martedì 19 marzo, oggi in Sistina la Santa Messa con tutti i cardinali trasmessa
in diretta tv. Padre Lombardi ha anche confermato che Papa Francesco ha già parlato
per telefono con Benedetto XVI. Massimiliano Menichetti ha seguito l’incontro
con i giornalisti:
Una scelta,
quella dei cardinali, tutta incentrata sul servizio e fuori da ogni logica di potere:
così padre Lombardi, che ha accolto i giornalisti venuti da ogni parte del mondo per
assistere all’elezione, questa sera, di Papa Francesco:
"E’ una scelta assolutamente
di un rifiuto del potere, di servizio allo stato puro. Questa mi sembra sia una bella
risposta al modo in cui molti hanno visto o hanno pensato di dover presentare la situazione
della Chiesa nei mesi passati".
Papa Francesco ha parlato per telefono
già questa sera con Benedetto XVI, ha annunciato il direttore della Sala Stampa vaticana,
che ha poi declinato i prossimi appuntamenti del Santo Padre, a partire da domani
pomeriggio, alle 17, quando in Sistina ci sarà la Santa Messa trasmessa in tv con
i cardinali. Sarà privato, invece, il momento di preghiera e di ringraziamento alla
Madonna annunciato questa sera dallo stesso Papa. Venerdì, alle ore 11, in Sala Clementina,
ci sarà l’udienza a tutti i cardinali, elettori e non elettori. Applauso dei giornalisti
quando padre Lombardi ha annunciato, come fecero anche Benedetto XVI e Giovanni Paolo
II, l’udienza con Papa Francesco per tutti gli operatori delle comunicazioni sociali
e giornalisti sabato, in Aula Paolo VI:
"Il Papa ci dà udienza, a tutti
noi e a tutti quelli che sono nel centro stampa, insomma, a tutti gli operatori dei
media venuti per questa occasione".
Il direttore della Sala Stampa della
Santa Sede - per sua stessa ammissione toccato dalla elezione - ha risposto alle tante
domande dei giornalisti che hanno voluto da subito conoscere la spiritualità di un
Papa gesuita che ha preso il nome di Francesco:
"Certamente, non c’era mai
stato nessun Papa gesuita. I Gesuiti cercano di essere dei servitori della Chiesa,
ma ha accettato pensando che fosse suo dovere svolgere questo servizio per la Chiesa
con grande semplicità, come abbiamo visto, e con uno spirito di grande universalità.
Sant’Ignazio ci ha formati proprio per avere uno sguardo sempre largo come il mondo
e a portare questo servizio della fede e della giustizia come il dono più grande che
possiamo fare ai nostri contemporanei.
Ma proprio sulla scelta del nome
di “Francesco” ha aggiunto:
"Mi fa molto piacere che abbia scelto il nome
di Francesco, grande testimone del Vangelo; quindi si vede che questa spiritualità
di religioso che vuole vivere i valori del Vangelo, viene condivisa con gli altri
con grande naturalezza. Do molta importanza alla scelta di questo nome di 'Francesco'…
Non ha scelto il nome 'Ignazioi, ha scelto il nome 'Francesco': vuol dire che noi
siamo per servire nella Chiesa, raccogliendo tutti i doni, i carismi che il Signore
dona per costruire la Chiesa e per annunciare il Vangelo".