Padre Lombardi: nessuna divisione tra i cardinali, le votazioni procedono secondo
la norma
“Viviamo un momento bello e intenso”. Così padre Federico Lombardi stamattina nel
briefing con i giornalisti presso il Media Center in Vaticano. Il direttore della
Sala Stampa della Santa Sede ha ribadito la centralità di questa “fase” definendola
“decisiva”, proiettata verso l’elezione del nuovo Pontefice. Sottolineato che Benedetto
XVI accompagna nella preghiera quanto sta accedendo e che ieri ha seguito in Tv la
Missa pro eligendo Pontifice e la processione di ingresso dei cardinali nella Sistina.
Le parole di padre Lombardi nel servizio di Massimiliano Menichetti:
“Siamo
giunti alla fase decisiva di questo mese, che è stato aperto con la rinuncia del Papa
Benedetto XVI e ora giunge, proprio nei prossimi giorni o nelle prossime ore, alla
elezione del suo successore. Sentiamo salire l’emozione, l’attesa e lo vediamo e lo
viviamo nella Piazza di San Pietro”.
E’ lo sguardo su Piazza San Pietro
che padre Lombardi ha consegnato ai giornalisti. Una Piazza che attende in queste
ore il 265.mo successore di Pietro e cha ha partecipato con la preghiera ai tre scrutini
e atteso le due fumate, per ora nere:
“Ieri sera c’era moltissima gente
ad attendere la fumata: più gente - devo dire - di quanto io stesso mi sarei aspettato.
Questo dice la intensità dell’attesa. Anche questa mattina c’erano tantissime persone
e abbiamo respirato un clima molto sereno, molto gioioso che certamente prelude a
quando ci sarà l’elezione del Papa, a una esperienza bellissima. Io ricordo quella
di otto anni fa, in cui da tutta Roma la gente arrivava di corsa in Piazza San Pietro”.
Guardando
alle due fumate: quella di ieri sera e quella della mattinata, padre Lombardi ha ricordato
che “nel secolo passato solo l’elezione di Pio XII” annovera un esito positivo al
terzo scrutinio. “Tutto nelle attese”, ha detto, escludendo “divisioni tra i cardinali”,
impegnati invece nel “normale procedere del discernimento”.
Sollecitato dai
giornalisti “sul fumo del comignolo”. Ha spiegato che in Sistina c’è una stufa per
bruciare le schede, dopo gli scrutini, e una “più moderna” adibita al segnale dell’elezione.
Ha dettagliato la composizione chimica degli elementi che generano il fumo e come
questi, contenuti un piccolo parallelepipedo, vengono azionati:
“Cinque
cariche chimiche, che partano - una dopo l’altra - azionate da un dispositivo elettronico.
Ognuna di questa cariche dura circa un minuto, quindi il totale è previsto di un circa
7 minuti di fumata”.
Il direttore della Sala Stampa vaticana ha anche spiegato
che il prefetto della Casa Pontificia, l'arcivescovo Georg Gaenswein, segretario di
Benedetto XVI, ha riferito che il Papa emerito sta seguendo con attenzione e partecipazione
spirituale gli eventi. Tramite la televisione, ha puntualizzato, ha assistito ieri
alla Missa pro eligendo Pontifice e alla processione d’ingresso dei cardinali nella
Sistina. Sollecitato dai giornalisti ha anche spiegato che il Papa emerito non sarà
presumibilmente presente alla Messa d’inizio pontificato.
Poi ha ricordato
una recente intervista del cardinale Karl Lehmann, proprio alla Radio Vaticana, in
cui il porporato ha descritto la sua esperienza nel passato Conclave e in particolare
il clima nella cappella Sistina durante il voto:
“Insisteva che non è un
procedimento affrettato, ma in un clima di grande spirituale e responsabilità. Ci
si avvicina lentamente all’altare per deporre il proprio voto, tenendolo ben visibile
- come dice la Costituzione apostolica - poi si depone questo voto pronunciando un
giuramento, pronunciando parole molto impegnative: ‘Chiamo a testimone Cristo Signore,
che mi giudicherà, che il mio voto è dato a colui che, secondo la volontà di Dio,
ritengono debba essere eletto'”.
Poi padre Lombardi ha spiegato com’è strutturata
la scheda su cui votano i cardinali: un piccolo rettangolo di carta su cui c’è scritto
in latino, nella parte alta, “Eleggo come Sommo Pontefice”. In basso figura invece
una riga su cui si scrive il nome del cardinale designato. Quindi ha riportato l’emozione
dei porporati, la consapevolezza e responsabilità che ieri ha registrato in Sistina,
prima dell’Extra omnes.
Ha poi spiegato poi che i cardinali hanno massima libertà
di confronto, anche nella Casa Santa Marta alla quale, secondo il Motu Proprio del
25 febbraio, possono recarsi anche a piedi, dalla Sistina.
“E’ una buona ipotesi”
ha risposto ai giornalisti, padre Lombardi, che gli hanno chiesto se la Messa d’inizio
Pontificato possa tenersi il prossimo 19 marzo. Ovviamente precisando che “nessuno
può prevedere quando sarà eletto il Papa”.
Quindi ha affermato che se il Papa
non sarà eletto a breve, i cardinali potrebbero fermarsi per una pausa sabato prossimo:
“E’
previsto che ci siano votazioni – quattro al giorno – per tre giorni completi, cioè
mercoledì, giovedì e venerdì, e che l’interruzione di cui parla la Costituzione Apostolica
possa essere sabato, se non c’è già stata un’elezione prima di sabato. E poi bisogna
continuare anche la domenica, il lunedì e così via. Quindi, l’eventuale interruzione,
secondo quanto mi risulta, potrebbe essere sabato, se non è già stato eletto il Papa”.