2013-03-13 16:14:22

Padre Lombardi: nessuna divisione tra i cardinali, le votazioni procedono secondo la norma


“Viviamo un momento bello e intenso”. Così padre Federico Lombardi stamattina nel briefing con i giornalisti presso il Media Center in Vaticano. Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede ha ribadito la centralità di questa “fase” definendola “decisiva”, proiettata verso l’elezione del nuovo Pontefice. Sottolineato che Benedetto XVI accompagna nella preghiera quanto sta accedendo e che ieri ha seguito in Tv la Missa pro eligendo Pontifice e la processione di ingresso dei cardinali nella Sistina. Le parole di padre Lombardi nel servizio di Massimiliano Menichetti:

“Siamo giunti alla fase decisiva di questo mese, che è stato aperto con la rinuncia del Papa Benedetto XVI e ora giunge, proprio nei prossimi giorni o nelle prossime ore, alla elezione del suo successore. Sentiamo salire l’emozione, l’attesa e lo vediamo e lo viviamo nella Piazza di San Pietro”.

E’ lo sguardo su Piazza San Pietro che padre Lombardi ha consegnato ai giornalisti. Una Piazza che attende in queste ore il 265.mo successore di Pietro e cha ha partecipato con la preghiera ai tre scrutini e atteso le due fumate, per ora nere:

“Ieri sera c’era moltissima gente ad attendere la fumata: più gente - devo dire - di quanto io stesso mi sarei aspettato. Questo dice la intensità dell’attesa. Anche questa mattina c’erano tantissime persone e abbiamo respirato un clima molto sereno, molto gioioso che certamente prelude a quando ci sarà l’elezione del Papa, a una esperienza bellissima. Io ricordo quella di otto anni fa, in cui da tutta Roma la gente arrivava di corsa in Piazza San Pietro”.

Guardando alle due fumate: quella di ieri sera e quella della mattinata, padre Lombardi ha ricordato che “nel secolo passato solo l’elezione di Pio XII” annovera un esito positivo al terzo scrutinio. “Tutto nelle attese”, ha detto, escludendo “divisioni tra i cardinali”, impegnati invece nel “normale procedere del discernimento”.

Sollecitato dai giornalisti “sul fumo del comignolo”. Ha spiegato che in Sistina c’è una stufa per bruciare le schede, dopo gli scrutini, e una “più moderna” adibita al segnale dell’elezione. Ha dettagliato la composizione chimica degli elementi che generano il fumo e come questi, contenuti un piccolo parallelepipedo, vengono azionati:

“Cinque cariche chimiche, che partano - una dopo l’altra - azionate da un dispositivo elettronico. Ognuna di questa cariche dura circa un minuto, quindi il totale è previsto di un circa 7 minuti di fumata”.

Il direttore della Sala Stampa vaticana ha anche spiegato che il prefetto della Casa Pontificia, l'arcivescovo Georg Gaenswein, segretario di Benedetto XVI, ha riferito che il Papa emerito sta seguendo con attenzione e partecipazione spirituale gli eventi. Tramite la televisione, ha puntualizzato, ha assistito ieri alla Missa pro eligendo Pontifice e alla processione d’ingresso dei cardinali nella Sistina. Sollecitato dai giornalisti ha anche spiegato che il Papa emerito non sarà presumibilmente presente alla Messa d’inizio pontificato.

Poi ha ricordato una recente intervista del cardinale Karl Lehmann, proprio alla Radio Vaticana, in cui il porporato ha descritto la sua esperienza nel passato Conclave e in particolare il clima nella cappella Sistina durante il voto:

“Insisteva che non è un procedimento affrettato, ma in un clima di grande spirituale e responsabilità. Ci si avvicina lentamente all’altare per deporre il proprio voto, tenendolo ben visibile - come dice la Costituzione apostolica - poi si depone questo voto pronunciando un giuramento, pronunciando parole molto impegnative: ‘Chiamo a testimone Cristo Signore, che mi giudicherà, che il mio voto è dato a colui che, secondo la volontà di Dio, ritengono debba essere eletto'”.

Poi padre Lombardi ha spiegato com’è strutturata la scheda su cui votano i cardinali: un piccolo rettangolo di carta su cui c’è scritto in latino, nella parte alta, “Eleggo come Sommo Pontefice”. In basso figura invece una riga su cui si scrive il nome del cardinale designato. Quindi ha riportato l’emozione dei porporati, la consapevolezza e responsabilità che ieri ha registrato in Sistina, prima dell’Extra omnes.

Ha poi spiegato poi che i cardinali hanno massima libertà di confronto, anche nella Casa Santa Marta alla quale, secondo il Motu Proprio del 25 febbraio, possono recarsi anche a piedi, dalla Sistina.

“E’ una buona ipotesi” ha risposto ai giornalisti, padre Lombardi, che gli hanno chiesto se la Messa d’inizio Pontificato possa tenersi il prossimo 19 marzo. Ovviamente precisando che “nessuno può prevedere quando sarà eletto il Papa”.

Quindi ha affermato che se il Papa non sarà eletto a breve, i cardinali potrebbero fermarsi per una pausa sabato prossimo:

“E’ previsto che ci siano votazioni – quattro al giorno – per tre giorni completi, cioè mercoledì, giovedì e venerdì, e che l’interruzione di cui parla la Costituzione Apostolica possa essere sabato, se non c’è già stata un’elezione prima di sabato. E poi bisogna continuare anche la domenica, il lunedì e così via. Quindi, l’eventuale interruzione, secondo quanto mi risulta, potrebbe essere sabato, se non è già stato eletto il Papa”.







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