Conclave: nere le prime due fumate. Cardinali di nuovo in Sistina
I cardinali elettori sono ritornati questo pomeriggio nella Cappella Sistina per il
quarto ed eventualmente il quinto scrutinio. Alle 11.38 di questa mattina, dal camino
della Cappella Sistina è apparsa la seconda fumata nera dall’inizio del Conclave che
dovrà eleggere il successore di Benedetto XVI. Negativo, dunque, anche l’esito della
seconda e terza votazione del Collegio cardinalizio. Nonostante la pioggia, diverse
centinaia di persone hanno atteso stamattina in Piazza San Pietro l’esito della fumata,
così come ieri sera quando a migliaia si erano affollati per vivere in prima persona
le fasi iniziali del Conclave. La cronaca nel servizio di Alessandro De Carolis:
Il timore che
il buio serale di metà marzo rendesse indecifrabile il primo responso del Conclave
è stato subito fugato dal sole artificiale da migliaia di watt che ieri, al calare
dell’oscurità, è stato acceso sul tubo di rame più inquadrato al mondo, al cui verdetto
sono appesi da ieri telecamere e sentimenti del pianeta. Ma a rendere impossibile
ogni equivoco ci ha pensato la mistura di perclorato di potassio, antracene e zolfo
che ha prodotto, dopo un paio di volute indecise, l’abbondante coltre di fumo che
dalle 19.41 ha colorato di pece il cielo scuro, sbuffando a voluttà per lunghi minuti.
Cinquanta metri sotto, a chiazzare di colore Piazza San Pietro sono le migliaia ombrelli
che riparano l’attesa di chi non ha voluto mancare l’appuntamento con la storia nonostante
il tempo da lupi e l’alta probabilità di un nulla di fatto. Ma neanche per loro, notte
e pioggia sono stati un problema: anzi l’immagine cubitale del camino della Sistina,
mandata live sui maxischermi da cento angolature, ha per certi versi dilatato
l’attesa della massa, che al primo eruttare della fumata nera non ha saputo trattenere
la sorpresa e, nonostante le previsioni, la delusione. Ecco il racconto di quegli
istanti fatto in diretta dalla Radio Vaticana, che ha interrotto il radiogiornale
delle 19.30:
“Dunque mentre ascoltavamo questo servizio, abbiamo visto che
è nera la prima fumata del Conclave. Stasera, quindi, tra i 115 cardinali riuniti
non c’è stato l’accordo dei due terzi necessari per la scelta del successore di Benedetto
XVI. Colleghiamoci di nuovo con Piazza San Pietro, dove c’è per noi Fabio Colagrande:
Buonasera Paolo, buonasera a tutti gli ascoltatori. Qui la folla, che
è riunita in Piazza San Pietro, ha emesso un grido di stupore, perché il comignolo
della Sistina ha cominciato a fumare e in maniera chiara ha cominciato a fumare con
un colore nero. Dunque - come dicevi tu - è il segnale che il primo scrutinio si è
svolto e già questa è una notizia, perché come è noto - secondo le norme - i cardinali
avrebbero potuto anche non votare… Il primo scrutinio si è svolto e come era altamente
probabile nessuno dei porporati ha ricevuto un voto, nessuno ha raggiunto i 77 voti
necessari per essere eletto a Sommo Pontefice”.
Scena analoga questa mattina,
con gli stessi protagonisti della sera prima: folla, brutto tempo e senso di attesa
crescente. Questa volta, la luce smorta del cielo ha contribuito a giocare uno scherzo
quando, con un certo anticipo rispetto al previsto, il cappello del comignolo si è
nuovamente coperto di fumo. Dopo le prime volute cariche e scure, la tonalità è passata
a un grigio che per qualche momento si è schiarito fino a regalare un’improvvisa scarica
di elettricità, soprattutto in chi osservava salire quelle spirali da dietro un microfono
o dall’obiettivo di una telecamera, pronto a scattare per il grande annuncio. Così
non è stato, e le campane rimaste mute della Basilica hanno dissolto i dubbi assieme
ai residui del fumo. E tuttavia, è il suono di bronzo del “Campanone” che tutta la
Chiesa, e non solo essa, attende di udire il prima possibile, magari prima che i riflessi
lattiginosi di questa giornata virino di nuovo al nero.