Missa pro eligendo Pontifice. Il card. Sodano: il Signore ci conceda presto un altro
Buon Pastore
Il Signore conceda presto un altro Buon Pastore alla sua Chiesa. E’ la preghiera che
il popolo di Dio leva al cielo in questi giorni. Un’invocazione che, ieri mattina,
ha fatto sua il cardinale decano Angelo Sodano nell’omelia della “Missa pro eligendo
Romano Pontifice” concelebrata in San Pietro con tutti i cardinali e, in particolare,
con i 115 elettori che ieri pomeriggio sono entrati in Cappella Sistina per il Conclave.
All’inizio dell’omelia, il cardinale Sodano ha rinnovato la gratitudine della Chiesa
a Benedetto XVI. Parole che sono state accompagnate da un lungo e commosso applauso
dei fedeli. Il servizio di Alessandro Gisotti:
“Il Signore
è la forza del suo popolo e rifugio di salvezza per il suo Cristo”. L’antifona d’ingresso
accompagna la processione dei cardinali nella navata centrale della Basilica che custodisce
e protegge le spoglie di Pietro. Tra loro c’è anche il nuovo Successore del principe
degli Apostoli. E’ per lui, il cui nome è ancora nascosto nel cuore di Dio, che si
levano al cielo le preghiere dei fedeli, tantissimi, che gremiscono la Basilica vaticana.
Alla colletta, sale dunque a Dio l’invocazione affinché doni alla Chiesa un Pontefice
di vita santa e interamente consacrato al servizio del suo popolo. Sono questi i sentimenti
che il cardinale Angelo Sodano raccoglie e sintetizza nella sua omelia. Il cardinale
decano esorta innanzitutto a vivere questo tempo confidando nella misericordia del
Signore che “sempre veglia con amore sulla sua Chiesa”. Parole seguite da un rinnovato
ringraziamento a Benedetto XVI:
“Anche noi oggi con tale atteggiamento interiore
vogliamo offrirci con Cristo al Padre che sta nei Cieli per ringraziarlo per l’amorosa
assistenza che sempre riserva alla sua Santa Chiesa ed in particolare per il luminoso
Pontificato che ci ha concesso con la vita e le opere del venerato Pontefice Benedetto
XVI, al quale in questo momento rinnoviamo tutta la nostra gratitudine”.
(Applausi)
L’applauso lungo e commosso testimonia l’amore filiale dei fedeli
per Benedetto XVI, ora pellegrino orante sul Monte del Signore, per il bene della
Chiesa. Oggi, afferma il cardinale Sodano, “vogliamo implorare dal Signore che attraverso
la sollecitudine pastorale dei Padri Cardinali voglia presto concedere un altro Buon
Pastore alla sua Santa Chiesa”. Commentando quindi la prima lettura, tratta dal Libro
di Isaia, il porporato si è soffermato sulla missione della misericordia affidata
da Cristo ai Pastori della sua Chiesa. Missione che impegna ogni sacerdote e vescovo,
ma impegna ancor di più il Vescovo di Roma, Pastore della Chiesa universale:
“In
realtà (…) è proprio quest’amore che spinge i Pastori della Chiesa a svolgere la loro
missione di servizio agli uomini d’ogni tempo, dal servizio caritativo più immediato
fino al servizio più alto, quello di offrire agli uomini la luce della fede, e la
forza della grazia di Cristo”.
Ha così rivolto il pensiero alla dimensione
dell’unità. Nella Chiesa, osserva il cardinale Sodano, “esiste una diversità di doni,
secondo la multiforme grazia di Cristo, ma questa diversità è in funzione dell’unico
corpo mistico di Cristo”. E’ proprio per questo che Cristo ha inviato il Suo Santo
Spirito ed ha stabilito i suoi Apostoli tra cui “primeggia Pietro come fondamento
visibile dell’unità della Chiesa”. Ma, avverte riecheggiando San Paolo, tutti devono
collaborare ad edificarne l’unità:
“Tutti noi, quindi, siamo chiamati a
cooperare con i Pastori ed in particolare con il Successore di Pietro, per ottenere
questa unità nella Santa Chiesa”.
Qual è dunque in definitiva la
missione del Papa? L’atteggiamento fondamentale di ogni buon pastore, afferma il cardinale
Sodano, “è dunque dare la vita per le sue pecore”:
“Questo vale soprattutto
per il Successore di Pietro. Perché quanto più alto e più universale è l’ufficio pastorale,
tanto più grande deve essere la carità del Pastore”.
Per questo,
soggiunge, nel cuore di ogni Successore di Pietro sono sempre risuonate le parole
che Gesù gli ha rivolto un giorno: “Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle”.
La carità, rammenta poi citando Benedetto XVI, fa parte della natura intima della
Chiesa, è “una dimensione costituiva della missione della Chiesa”. Ecco perché nel
solco di questo servizio d’amore verso la Chiesa e l’umanità gli ultimi Pontefici
sono stati artefici di tante iniziative benefiche a livello mondiale. Il cardinale
Sodano ha dunque concluso l’omelia rinnovando la preghiera al Signore per il nuovo
Papa:
“Miei fratelli, preghiamo perché il Signore ci conceda un Pontefice
che svolga con cuore generoso tale nobile missione. Glielo chiediamo per intercessione
di Maria Santissima, Regina degli Apostoli, glielo chiediamo per l'intercessione di
tutti i Martiri e di tutti i Santi che nel corso dei secoli hanno reso gloriosa questa
storica Chiesa di Roma”.