2013-03-12 14:49:09

Libia: a Bengasi protesta dei copti per la morte di un cristiano


Il fronte della gioventù copta ha organizzato una manifestazione di protesta per rivendicare l’uccisione di Ezzat Atallah, il cristiano trovato morto in un carcere a Bengasi in circostanze misteriose. Centinaia di cristiani copti, hanno incendiato bandiere e lanciato sassi contro l’ambasciata libica al Cairo. Come riferisce l’agenzia AsiaNews, i copti egiziani accusano il governo islamista di Mohamed Morsi di connivenze con gli estremisti libici e incolpano le autorità di non preoccuparsi dei cristiani migranti al solo scopo di evitare un caso di diplomazia. Il Ministero degli esteri afferma che Atallah sia morto per cause naturali, in quanto sofferente di diabete e malato di cuore, mentre la famiglia accusa le autorità egiziane di voler insabbiare il caso volutamente, sostenendo che il congiunto sia stato torturato. Questo caso ha messo in luce la terribile situazione dei cristiani in Libia, che subiscono gli attacchi dei miliziani salafisti, al comando nella regione della Cirenaica. Durante la settimana scorsa, più di 50 venditori ambulanti sono stati incarcerati dagli estremisti libici per aver messo in vendita materiale con effigi religiose. Gli attivisti libici hanno poi messo nel web un video della notizia, video poi posto sotto sequestro da parte della polizia. Nei giorni passati, i cristiani copti hanno nuovamente accusato gli estremisti di averli pestati e torturati e di aver utilizzato l’acido sui corpi dei prigionieri allo scopo di cancellare i tatuaggi raffiguranti croci e altri simboli cristiani. (R.C.)







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