Siria: scoperte fosse comuni. Una frangia dei ribelli: lottiamo per un Paese islamico
In Siria continua a scorrere il sangue. Trovate fosse con decine di corpi, mentre
esercito e milizie degli insorti continuano una guerra civile per ora senza soluzione
di continuità. Una frangia dei ribelli comunica: “Faremo della Siria un Paese islamico”.
Il servizio è di Marina Calculli:
Un attacco a
sorpresa da parte dei ribelli ha preso allo sbaraglio le forze di Asad a Bab Amr uno
dei più travagliati quartieri di Aleppo. E proprio qui nel fiume Quweiq, ieri degli
attivisti dell'opposizione siriana hanno riferito di avere rinvenuto i cadaveri di
20 individui, uccisi – secondo i testimoni - dai soldati del regime. Il corso d'acqua
era stato già denominato il 'fiume dei martiri'. Qui infatti il 29 gennaio erano stati
ritrovati i cadaveri di una settantina di vittime, secondo i ribelli uccisi dal regime,
per quest’ultimo furono uccisi da jihadisti del Fronte al Nusra. E proprio il Fronte
al-Noursa, il gruppo islamista armato anti-Asad fortemente infiltrato da militanti
stranieri, ieri ha annunciato la creazioni di un consiglio religioso locale nella
zona tra Deir al-Zor, Hassaka e Raqa. Al-Nousra ha detto esplicitamente che l’intenzione
del gruppo è quella di fare della Siria uno stato islamico. Nel frattempo, dopo i
rumors su un possibile sdoganamento di Asad da parte della Russia, il ministro degli
esteri Lavrov ha ribadito: non sta a noi dire ad Asad di lasciare il potere. La palla
è solo in mano ai siriani.