I cardinali concludono le Congregazioni generali. Briefing di padre Lombardi
Si è svolta stamani nell’Aula nuova del Sinodo, la Decima e ultima Congregazione Generale
dei cardinali in vista del Conclave che inizierà domani. Il direttore della Sala Stampa
vaticana, padre Federico Lombardi, ha tenuto il briefing per i giornalisti. Innanzitutto
ha detto che quest'ultimo incontro è occasione per dare ai giornalisti tutta una serie
di informazioni e di dettagli su quello che avverrà nei prossimi giorni. La Congregazione
di questa mattina è stata la decima - ha ricordato padre Lombardi - ed erano presenti
152 cardinali. All’inizio di questo incontro sono stati sorteggiati i nuovi membri
della Congregazione particolare, che devono alternarsi ogni tre giorni, e quelli sorteggiati
questa mattina rimangono in carica anche durante il Conclave. Per questo l'organismo
è costituito sempre da elettori. I tre sorteggiati che accompagnano quindi il Camerlengo
sono stati il cardinale Naguib, per l’Ordine del Vescovi, il cardinale Ouellet, per
quello dei Presbiteri, e il cardinale Monterisi, per l’Ordine dei Diaconi. I tre porporati
sono scelti per sorteggio, non per elezione, e, rimanendo in carica per tre giorni,
occorrerà sorteggiarne altri tre, se il Conclave dovesse durare più giorni. E'
stata una mattina ricca di interventi, perché, essendo l’ultima Congregazione c’erano
moltissime persone ancora iscritte a parlare. Ci sono stati in tutto, nel corso della
mattina, ben 28 interventi, per un totale di 161 interventi in aula, nel corso di
queste Congregazioni. Quindi, un’ampia partecipazione, anche se alla fine forse alcuni
avrebbero desiderato confrontarsi più a lungo. Però, la Congregazione ha votato di
terminare, cioè di non fare una congregazione nel pomeriggio perché ormai i cardinali
ritengono di doversi preparare al trasferimento nella Casa Santa Marta, dove alloggeranno,
e al Conclave. Quindi, il Collegio cardinalizio ha preferito concludere le consultazioni,
anche comprimendo un poco la lunghezza degli ultimi interventi. Tra i temi toccati
nel corso di questi interventi da segnalare la situazione dello Ior, con una breve
relazione da parte del segretario di Stato, card, Bertone, che in qualità di presidente
del Consiglio cardinalizio di sorveglianza, ha completato quella serie degli interventi
sulle situazioni economiche di cui si era parlato già nella settimana scorsa; quindi,
si è parlato della natura dell'Istituto, del procedimento di inserimento nel sistema
internazionale dei controlli di Moneyval, e altro. Poi sono stati affrontati altri
argomenti, ma, in particolare, essendo l’ultima riunione, le attese nei confronti
del Santo Padre, quindi il profilo e l’attesa nei suoi confronti. Oggi pomeriggio
vi sarà il giuramento degli addetti al Conclave, previsto dalla Costituzione apostolica
no. 48 e seguenti.Avverrà nella Cappella Paolina, alle ore 17.30, e sarà presieduto
dal cardinale Camerlengo. I giurandi sono circa 90, che è il numero delle persone
in ausilio dei cardinali durante il Conclave. Tra le figure fondamentali, il segretario
del Collegio cardinalizio, che non è un porporato e assiste i cardinali nel corso
del Conclave; poi il Maestro delle Cerimonie e i cerimonieri; poi ancora, religiosi
e religiose addetti alla sagrestia del Conclave, la sagrestia papale. Poi ci sono
ancora i religiosi per le confessioni, medici e infermieri, personale di servizio
della mensa e delle pulizia in Santa Marta, servizi tecnici, gli autisti del pulmino
con cui i cardinali si spostano da Santa Marta al Palazzo apostolico; addetti alla
sorveglianza della Guardia Svizzera e della Gendarmeria, Insomma si tratta di tutta
una serie di figure che aiutano, collaborano all'interno della Sistina e quindi devono
fare giuramento di riservatezza, come previsto dalla Costituzione apostolica. Non
ci sarà una trasmissione in diretta di immagini da parte del Centro televisivo vaticano
di questo giuramento, che è considerato un evento marginale, tuttavia sarà possibile
avere delle immagini registrate dell'evento. Domattina alle ore 10 sarà celebrata
in San Pietro la "Missa pro eligendo Romano Pontifice".Il libretto della liturgia
è già disponibile sia in forma cartacea, che on line, nel sito www.vatican.va,
nella sezione dell’Ufficio delle Cerimonie liturgiche. Il libretto, come sempre –
ormai da diverso tempo – ha il testo integrale in italiano e in inglese, oltre all’originale
in latino, perché la liturgia domani mattina verrà celebrata proprio in latino. Il
presidente della celebrazione è il cardinale decano, Angelo Sodano; concelebrano tutti
i cardinali, non solo gli elettori; l’omelia sarà tenuta in italiano ed il testo verrà
consegnato, cone le opportune traduzioni, appena possibile. Nel passato Conclave:
la Messa "pro eligendo Pontifice" era durata 1 ora e 40 minuti, quindi è presumibile
che questa non duri più di due ore. Non ci sono biglietti per i fedeli; l’ingresso
è libero per tutti quelli che riescono ad arrivare alla Basilica. P Con l’ingresso
in Conclave, che viene descritto dettagliatamente nell’Ordo rituum conclavis. Per
quanto riguarda questa elezione, domani alle 16.30, vi sarà la processione dei cardinali
dalla Cappella Paolina alla Sistina. Precedentemente i cardinali elettori si erano
trasferiti da Santa Marta alla Cappella Paolina. prima della processione c’è una preghiera
comune. L’ordine della partecipazione alla processione è sommariamente questo: la
Croce con i candelieri avanti, i cantori della Cappella Sistina che intonano canti
sacri poi alcuni prelati, il segretario del Conclave, il card. Grech, al quale è affidata
la meditazione, e poi seguono tutti i cardinali in ordine inverso alla precedenza,
cioè i cardinali che sono primi in precedenza entrano per ultimi, e i cardinali che
sono ultimi nell’ordinamento della precedenza avanzano per primi. Quindi chiude la
processione il card. Re, che è – appunto – il cardinale primo in ordine di precedenza,
perché è il più anziano dell’Ordine dei Vescovi e quindi è lui il celebrante della
processione e del giuramento in Sistina. Il card. Re è accompagnato dal Maestro delle
Cerimonie, mons. Marini. La processione è accompagnata dal Canto delle Litanie
dei Santi, altre invocazioni e il Veni Creator Spiritus, il grande inno di invocazione
dello Spirito Santo. Con questi canti, la processione entra nella Cappella Sistina
e i cardinali vanno ai loro posti e qui ha luogo il giuramento, con la formula prevista
nella Costituzione apostolica. Viene pronunciata una lunga formula introduttiva in
latino dal card. Re, quale celebrante principale, e poi i singoli cardinali, secondo
l’ordine di precedenza, vanno al leggio che è collocato al centro della Cappella Sistina
e su cui c’è l’Evangeliario aperto, e mettendo la mano sul Vangelo pronunziano il
proprio nome e la formula di adesione al giuramento. Subito dopo, tutti , ad eccezione
dei cardinali elettori il card. Grech adetto alla meditazione e il Maestro delle Cerimonie,
escono dalla Sistina. Viene chiusa la porta della cappella con la classica formula
“Extra omnes”, ossia fuori tutti, pronunciata in latino dal Maestro delle Cerimonie.
Poi, dopo la meditazione, è possibile che gli elettori facciano la prima votazione:
così era stato la volta scorsa. Dopo questa votazione, che difficilmente avrà un esito
positivo, essendo la prima, c’è da aspettarsi la fumata nera. Quindi i porporati celebrano
insieme i Vespri, momento che conclude la prima giornata di Conclave. Quindi il ritorno
nella Casa Santa Marta. La Cappella Sistina è già definitivamente pronta, per
ogni cardinale c’è l’Ordo rituum conclavis, c’è la copia della Costituzione apostolica
e c’è anche il libro della Liturgia delle Ore che serve per dire insieme l’Ora media,
i Vespri e gli altri momenti di preghiera. Il Centro televisivo vaticano monitorerà
con le immagini in diretta il comignolo, durante la mattina e durante il pomeriggio,
in modo tale da controllare in ogni momento se dovesse iniziare una fumata. E'
interessante - ha detto ancora padre Lombardi - sapere cosa succede quando un cardinale
raggiunge il quorum dei 2/3 necessario ad essere eletto Pontefice. Il cardinale decano
– in questo caso il presidente dell’assemblea, che è il cardinale Re – si rivolge
a lui con la domanda: "Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice? E, dopo
la risposta, l'altra domanda: "Con quale nome vuoi essere chiamato?". Questa è una
breve cerimonia che avviene nella Cappella Sistina stessa. Poi avviene la bruciatura
delle schede e la fumata, che è bianca se l’accettazione è avvenuta. Il Pontefice
nuovo va nella cosiddetta Stanza delle lacrime, per indossare le vesti papali e torna.
C’è un'altra piccola cerimonia con una preghiera, la lettura di un passo del Vangelo
tipicamente legato al ministero petrino, e una preghiera. In questa preghiera entrano
come attori il primo dell’Ordine dei Diaconi, il primo dell’Ordine del Prebiteri,
il primo dell’Ordine dei Vescovi. Poi c’è l’atto di ossequio e di obbedienza dei cardinali
al nuovo Papa. Dopo di questo c’è il canto del “Te Deum”. Da ricordare che siamo
sempre nella Cappella Sistina, ancora. Intanto, il Protodiacono esce alla Loggia e
annuncia alla folla dei fedeli il nome del Papa eletto. Una cosa che è prevista quest’anno
– credo che sia nuova ma è molto significativa – il Papa eletto, mentre esce dalla
Sistina per andare alla Loggia passa alla Cappella Paolina, dove c’è il Santissimo
Sacramento, e fa una breve preghiera personale, silenziosa davanti al Santissimo Sacramento
e poi riprende il cammino e viene alla Loggia per dare alla gente in Piazza San Pietro
il suo saluto e la prima benedizione “Urbi et Orbi”. In quest'occasione il Protodiacono
annuncia anche l’indulgenza, come si fa a Pasqua e a Natale. Un’altra informazione
importante riguarda la Messa di inaugurazione del Pontificato che può essere celebrata
anche in giorno feriale, non necessariamente di domenica, a seconda di quanto è durato
il Conclave e di quanto tempo è opportuno dare anche alle delegazioni straniere che
vogliano intervenire. Rispondendo ai giornalisti, che chiedevano i motivi dell'intervento
dal card. Bertone di stamani sulla situazione dello Ior, padre Lombardi ha tenuto
a precisare che la situazione dell'Istituto Opere Religiose non è il punto principale
per avere dei criteri per l’elezione del Papa. I criteri su come scegliere il nuovo
Pontefice riguardano i grandi problemi di fronte a cui egli si troverà nella Chiesa
e che hanno avuto una loro evidente priorità. Tuttavia, essendoci il Collegio riunito
per l'ultima volta, si percepiscono anche dei desideri di informazione da parte dei
membri del Collegio e questo dello Ior è uno dei temi di cui spesso si parla e di
cui, quindi, i membri del Collegio avevano desiderato di avere un’informazione anche
se sommaria. Del resto è stato necessario, su richiesta della stragrande maggioranza
dei cardinali, terminare i lavori delle Congregazioni questa mattina e, quindi, di
concentrare tutti gli argomenti e gli interventi in quest'ultimo incontro. Molti i
porporati che hanno espresso soddisfazione per il clima positivo, per l’atmosfera
di scambio e di possibilità di comunicazione che c’era stata in questi giorni, e hanno
ringraziato per questo. Tutto ciò per dire, che c'è stato un clima sereno e di comunicazione
effettiva tra i cardinali.
Poi a proposito della possibilità o meno di votare
già nel primo giorno, padre Lombardi ha specificato che effettivamente non è obbligatorio
effettuare subito un primo scrutinio. Ma in effetti, una volta terminata la meditazione
del cardinale Grech - ha detto ancora il direttore della Sala Stampa - non ci sono
altre cose da fare. A meno che non siano nati dei problemi di cui si debba discutere
per chiarirli, ma se tutto è chiaro i cardinali possono procedere immediatamente alla
prima votazione.