Martedì il Conclave. P. Lombardi: grande convergenza dei cardinali sulla data
La decisione per l'inizio del Conclave, il prossimo 12 marzo, è stata presa dai cardinali
a larga maggioranza. E' quanto reso noto da padre Federico Lombardi, nel tradizionale
briefing con i giornalisti di tutto il mondo. Intanto, nell’Aula Nuova del Sinodo
in Vaticano, altri interventi dei porporati in una nuova congregazione, la nona, in
vista del Conclave. Padre Lombardi si è dunque soffermato sui prossimi passi che porteranno
all'Extra Omnes nel pomeriggio di martedi. Il servizio di Giancarlo La Vella:
La data di martedì
12 marzo - ha sottolineato padre Lombardi - ha trovato il consenso di quasi tutto
il Collegio cardinalizio:
"Il cardinale decano ha fatto fare subito la votazione
a proposito del giorno di inizio del Conclave e, alla prima votazione, c’è stata una
maggioranza assolutamente inequivoca per martedì 12 marzo, che è stata la prima proposta
fatta. Vi dico che la maggioranza è stata di tipo dieci a uno, quindi non c’era nessuna
discussione o nessuna divisione fra i cardinali sul fatto di voler andare oltre o
avere molto più tempo".
Rispondendo ai giornalisti, poi, il direttore della
Sala Stampa vaticana ha specificato il significato della grande coesione del voto
sulla data del Conclave espresso dal Collegio cardinalizio:
“Questo dice
che la sensibilità che il Collegio dei cardinali ha della sua preparazione è matura,
è sufficiente. Se il Conclave sarà lungo o meno? Io non lo so dire. Però in un tempo
relativamente rapido, quando ci sono tante votazioni, una dopo l’altra, ognuno capisce
quali siano i candidati più in grado di ricevere consenso e quindi converge sul candidato
che appare in grado di ricevere più consenso, in modo tale da orientare la scelta
in quella direzione. Queste cose possono avvenire piuttosto rapidamente nel corso
di successive votazioni. Credo che sia un processo che si può svolgere nel corso di
alcuni giorni, senza particolari difficoltà”.
Martedì prossimo, dunque,
l’ingresso nella Cappella Sistina verrà preceduto, nella mattina, dalla Messa pro
eligendo Romano Pontifice, che verrà presieduta dal cardinale decano Angelo Sodano,
nella Basilica di San Pietro. Poi nel pomeriggio la breve processione dei cardinali
elettori che si trasferiranno dalla Cappella Paolina alla Sistina, ormai già allestita
per le operazioni di voto. Ieri la sistemazione sul tetto dalla Cappella Sistina del
comignolo, sul quale da martedì pomeriggio saranno puntati gli occhi del mondo intero.
Prima dell’Extraomnes, vi sarà la seconda meditazione affidata al cardinale
maltese non elettore, Grech, poi un’unica votazione, se i cardinali lo vorranno. Quindi,
si andrà avanti con quatto scrutinii al giorno sino alla scelta del nuovo Papa, al
quale occorrerà, per essere eletto, la maggioranza di 2/3 dei 115 elettori, pari a
77 voti.
Parlando ai giornalisti, padre Lombardi ha comunicato che finora nelle
ultime due Congregazioni hanno preso la parola 32 cardinali, sui seguenti argomenti:
“Ci
sono stati diversi interventi su una gamma molto ampia: le attese nei confronti del
nuovo Papa, l’attività della Santa Sede, dei dicasteri e il lavoro della Curia e il
suo miglioramento; e poi un'informazione su grandi aeree della Chiesa, sulla situazione
della Chiesa in grandi aeree del mondo”.
E' stato deciso che i porporati
elettori si trasferiranno nella Casa Santa Marta martedì mattina, prima della Messa
“pro eligendo Pontifice”. Contestualmente sono state sorteggiate le camere nelle quali
i cardinali alloggeranno durante il Conclave. Domani pomeriggio nella Cappella Paolina
si terrà il giuramento di riservatezza del personale ausiliario che parteciperà alla
clausura del Conclave. Questa domenica molti dei cardinali celebreranno Messa nella
chiesa romana di cui sono titolari. Domani mattina ultima Congregazione generale.