La bellezza della Cappella Sistina che accoglie il Conclave
Quello che si è aperto è il 75.mo Conclave, nella forma che conosciamo oggi, della
storia della Chiesa, il 25.mo ad essere ospitato nella Cappella Sistina in Vaticano.
Chiusa già dallo scorso 5 marzo per i preparativi, la Cappella è stata aperta sabato
scorso alla visita di un folto gruppo di giornalisti e fotoreporter appartenenti a
testate di tutto il mondo. Per noi c’era Adriana Masotti:
"La 'via Pulchritudinis',
la via della Bellezza, è una via capace di guidare la mente e il cuore verso l’Eterno,
di elevarli fino alle altezze di Dio". Benedetto XVI l’aveva detto il 25 ottobre scorso
in occasione del 500.mo anniversario della Cappella Sistina. Se questo è ciò che accade
alle migliaia di persone che ogni giorno la visitano, tanto più lo è per i 115 cardinali
che sono stati "chiusi" in questo luogo straordinario. Giovanni Paolo II scriveva
nella “Universi Dominici Gregis” riguardo alle disposizioni per il Conclave dopo la
sua morte: “Dispongo che l’elezione continui a svolgersi nella Cappella Sistina, ove
tutto concorre ad alimentare la consapevolezza della presenza di Dio al cui cospetto
ciascuno dovrà presentarsi un giorno per essere giudicato”. Un monito non da poco
per quanti hanno il compito di affidare le chiavi della Chiesa ad uno di loro. Bellezza
e segretezza: l’altro elemento fondamentale della Cappella che, dopo l’ingresso in
solenne processione dei cardinali, con l’ordine dell’ “Extra omnes” , il “fuori tutti”,
è stata chiusa ponendo il sigillo alla porta dall’interno, dando inizio al Conclave.
Completamente oscurate le vetrate nella zona adibita alle votazioni, impossibile l’uso
di cellulari e computer.
Nella Cappella proseguono intanto i lavori. Sul tetto
è stato montato il camino da cui uscirà il fumo che, a seconda del colore, annuncerà
al mondo l'elezione o meno del nuovo Papa. E sono proprio le stufe a cui il comignolo
è collegato la grande attrattiva di chi oggi ha avuto il privilegio di poter entrare
nella Cappella Sistina. Sono collocate l’una a fianco all’altra, a sinistra, appena
superato l’ingresso, alla loro estremità superiore i loro tubi si congiungono in un
unico condotto che sale fino a raggiungere il tetto del palazzo. La prima stufa, quella
di linea più geometrica, utilizzata per la prima volta nel 2005, è dotata di un'apparecchiatura
ausiliaria a fumogeni per incrementare la visibilità delle fumate. Per migliorarne
il tiraggio, la canna è preriscaldata mediante resistenze elettriche ed è dotata di
un ventilatore da avviare in caso di necessità. In base al risultato, miscele di composizioni
diverse vengono inserite nell’apposito scomparto e l’accensione viene innescata da
un’unità di controllo nel giro di pochi minuti. L’altra stufa, a forma cilindrica,
serve per bruciare le schede dopo la votazione. Usata per la prima volta nel conclave
del 1939, è alta circa un metro e con un diametro approssimativo di 45 centimetri,
è fornita di sportello che si abbassa attraverso il quale la stufa viene accesa, un
regolatore manuale e uno sportello superiore per introdurre le carte da bruciare.
Una
balaustra di marmo divide in due la Cappella: al centro della prima parte una pedana
rivestita da un telo color nocciola conduce alla seconda sezione che ha visto l’intervento
principale cioè la realizzazione di una pavimentazione nuova su cui si muoveranno
i cardinali. Su questo piano, a sinistra e a destra, sono in allestimento i loro posti
di lavoro: due file di tavoli ricoperti di panno bordeaux e relative sedie. A dominare
su tutto, il grande Giudizio Universale di Michelangelo che non cessa di parlare
e raccontare la storia e il destino dell’umanità in continuo e perenne rapporto con
il proprio Creatore.