Siria: oltre 100 morti solo ieri. Stanno bene i caschi Blu rapiti mercoledì da un
gruppo ribelle
Non hanno subito maltrattamenti i 21 caschi blu dell'Onu sequestrati mercoledì sulle
alture del Golan, mentre le Nazioni Unite continuano a trattare con il gruppo ribelle
dei “Martiri di Yarmouk” per la loro liberazione. Alcuni dei rapiti sono anche stati
ripresi da una troupe televisiva. Intanto sono state oltre cento le vittime solo ieri
nei combattimenti avvenuti in diverse aree. I ribelli hanno comunicato di aver abbattuto
un aereo del regime nei pressi di Idlib. Morto anche un soldato iracheno, raggiunto
da colpi di arma da fuoco sul confine tra i due Paesi. Sulla drammaticità del momento
per la popolazione siriana, Salvatore Sabatino ha intervistato George Sabra,
presidente del Consiglio Nazionale Siriano:
R – The situation
is really very bad …La situazione è veramente molto grave: ogni giorno partono missili
scud da una distanza di oltre 400 km con l’intento di distruggere le città, in particolare
Aleppo e le città nei suoi dintorni, senza alcun altro scopo che quello di distruggere.
D.
– Abbiamo visto immagini terribili di civili e bambini uccisi in questa guerra …
R.
– Yes: this is the situation. You know, we have now more than 6.000 women and … Sì,
la situazione è questa. In due anni sono stati uccisi più di 6 mila donne e 5 mila
bambini, perché i bombardamenti colpiscono ovunque, con una violenza cieca. Questo
è quello che sta succedendo in Siria. La maggior parte delle vittime sono civili innocenti.
D.
– Come immagina il futuro in Siria?
R. – No doubt for me: future in Syria is
for freedom and dignity. Per me non ci sono dubbi: il futuro in Siria è libertà
e dignità.
D. – E la libertà sarà garantita anche alle minoranze?
R.
– All the people: please, I know what newspapers and media in West talk … Per tutti:
io so bene quello che la stampa e i media in genere in Occidente dicono a proposito
dei cristiani, dei diritti delle minoranze, le carenze di cui soffrono le minoranze
… Ma bisogna parlare anche della maggioranza. Io sono cristiano e voglio vedere il
nostro Paese, tutte le genti del nostro Paese – cristiani, musulmani, drusi, alawiti,
curdi, turchi, siriani, tutti i siriani - vivere in pace e in dignità. E il compito
della rivoluzione siriana è raggiungere direttamente questo scopo.