Indonesia: dai gruppi radicali islamici, stop alle chiese a Giava
La comunità cristiana protestante “Banua Niha Keriso Protestan”, nella città di Bandung
(provincia di Giava occidentale) ha ricevuto minacce e l’ordine di fermare le assemblee
di culto. Un leader di quartiere, a capo di un nutrito gruppo di musulmani, ha ordinato
ai fedeli cristiani di togliere tutte le immagini cristiane e lasciare l'edificio
in cui si riuniscono a pregare. Come riferito all'agenzia Fides dal’ “Indonesian Committee
of Religions for Peace”, al rifiuto opposto dai leader dalla comunità, i musulmani
hanno promesso di tornare con una folla di militanti, per sloggiare i cristiani con
la forza. Secondo Theophilus Bela, presidente “Jakarta Forum of Christian Communication”,
è possibile che i fedeli islamici siano istigati a farlo dopo la preghiera islamica
del venerdì. Fonti di Fides ricordano che questa è l’ultima di una serie di azioni
anticristiane avvenute dopo che, nei giorni scorsi, nella provincia di Giava occidentale
è stato rieletto come governatore l’islamista Ahmad Heryawan, del Prosperous Justice
Party. Ahmad è promotore di una islamismo piuttosto intollerante verso le minoranze
religiose. Il giorno prima delle elezioni ha promesso ai radicali (Fronte dei Difensori
dell’Islam) di “liberare” la provincia dalle comunità di ahmadi, considerati “setta
eretica” dai musulmani sunniti. Va notato che il governatore è stato rieletto ma con
un margine più stretto (circa il 30% rispetto al 40% dei consensi, ottenuto cinque
anni fa). Negli ultimi anni a Giava occidentale, una regione fortemente industrializzata
accanto alla capitale Giacarta, si sono verificati violenti attacchi contro chiese
cristiane e gruppi ahmadi. Secondo un recente studio del “Wahid Insitute”, ente musulmano
che promuove il pluralismo, l’intolleranza religiosa resta un problema serio in Indonesia.
Lo studio cita 274 casi di intolleranza religiosa avvenuti nel 2012, e la provincia
di Giava occidentale risulta quella con maggior numero di casi, ben 43. In due episodi
eclatanti, alle comunità cristiane della “Yasmin Church” di Bogor e della “Philadelphia
Church” di Bekasi (entrambe in Giava occidentale) viene tuttora negato il diritto
di costruire un proprio tempio. (R.P.)