Giornata Internazionale della Donna: la testimonianza di egiziane e tunisine
Ricorre oggi la Giornata Internazionale della Donna. In un messaggio, il Segretario
generale dell’Onu, Ban Ki-moon ha definito “mai tollerabili” le violenze che le donne
ancora subiscono in varie parti del mondo. Tra queste, anche i Paesi del Nordafrica
attraversati dalle Primavere arabe. Della condizione femminile in Egitto e Tunisia
a due anni dalle prime rivolte si è parlato ieri in un convegno a Roma. Per noi c’era
Davide Maggiore:
What is missing
now… “Quello che ancora manca è l’uguaglianza costituzionale, e la parità sui
luoghi di lavoro”, ha spiegato Sally Toma, copta, protagonista delle manifestazioni
di piazza Tahrir, tracciando un bilancio di questi due anni. I diritti delle donne
egiziane non vanno però separati da quelli di tutti i cittadini e dalla promozione
della democrazia, ha precisato la blogger Sara Sirgany. Le attiviste - ha spiegato
- sono state in prima linea in tutte le manifestazioni, mobilitandosi anche per le
connazionali vittime di violenza. Un gesto che mostra come le donne possano assumere
un ruolo nuovo, e cambiare la mentalità sociale.
Dans les postes de responsabilité… Nelle
posizioni di responsabilità le donne non sono molto presenti neanche in Tunisia, ha
confermato Sihem Bensedrine, giornalista: il loro ruolo, però, è fondamentale in una
società in transizione, già capace di compiere progressi importanti, senza nostalgie
per il vecchio regime.