Strage alla Regione Umbria. Mons. Bassettti: agire sul piano economico ma anche su
quello della fede
Ieri sera la tradizionale Veglia di preghiera di Quaresima dei giovani dell’arcidiocesi
di Perugia-Città della Pieve con l’arcivescovo mons. Gualterio Bassetti. Un
momento di riflessione che cade all’indomani dell’uccisione delle due impiegate della
Regione Umbria da parte di Andrea Zampi, che poi si è tolto la vita, a cui sarebbe
stato revocato un accreditamento di 160 mila euro per mancanza dei requisiti di base.
Serve una guida istituzionale sicura, ha detto mons. Bassetti come sentiamo nell’intervista
di Debora Donnini:
R. – E’ necessaria
anche dal punto di vista delle istituzioni una risposta di questo tipo perché i problemi
sono reali nel nostro paese sia sul piano economico ma soprattutto per quello che
riguarda l’aspetto di una crisi morale e di valori, che non ha precedenti. Il gesto
che è stato compiuto, è un gesto folle, di una persona - bisogna affidarla alla misericordia
di Dio, perché anche lui si è tolto la vita - che aveva dei gravi problemi psichiatrici.
Quindi va anche visto proprio nel contesto di un grave disturbo della persona.
D.
- C’è anche questa crisi economica che comunque pesa, che genera angoscia nelle persone
che vengono colpite, tanto che lei auspica che coloro che sono stati recentemente
eletti dal popolo per formare il nuovo parlamento, possano dare una guida istituzionale
sicura alla nostra nazione con riforme decisive per risolvere almeno alcuni di questi
problemi della crisi…
R. - Certo. Però questo è il primo gradino indispensabile:
la presenza di istituzioni forti e che non ci siano tagli eccessivi sul sociale… Questo
è il primo gradino per risolvere la crisi e per riportare per lo meno un sufficiente
benessere economico. Ma questo non risolve alla radice i problemi della società di
oggi, finché non ci renderemo conto che tagliare Dio dalla vita vuol dire negare la
vita stessa. È necessario superare la crisi, ma d’altra parte questo non basta, perché
poi un terzo punto è la necessità di trovare le forme per una nuova evangelizzazione.
Ormai si vive in una società dove l’assenza di Dio è diventata un luogo comune. È
chiaro che là dove Dio è assente si perdono tutti i valori, perché se esiste una scala
di valori, Lui sta al primo posto. Se non c’è Lui, tutto il resto non ha senso.