Egitto: un tribunale amministrativo annulla il voto del 22 aprile convocato da Morsi
L’Egitto ripiomba nel caos politico dopo la decisione di un tribunale amministrativo
di annullare la convocazione delle elezioni, il prossimo 22 aprile, come deciso dal
presidente Morsi. Intanto non si spegne la tensione a Port Said. Benedetta Capelli:
Un grave vizio
procedurale. Con questa motivazione il tribunale amministrativo ieri si è espresso
sul decreto presidenziale che prevedeva elezioni il 22 aprile. Secondo i giudici,
il Consiglio della Shura non avrebbe riformulato i 5 articoli, considerati illegittimi
dalla Suprema Corte Costituzionale. Pertanto il decreto, senza le modifiche apportate,
è stato annullato. Il presidente Morsi ha annunciato il ricorso mentre l’opposizione
ha affermato che boicotterà il voto nonostante gli appelli internazionali considerati
però “un’ingerenza esterna”. Una posizione che si è rafforzata dopo il mancato incontro
con il segretario di stato americano Kerry, nei giorni scorsi Al Cairo. Resta intanto
alta la tensione a Port Said, da domenica proseguono gli scontri, innescati dalla
decisione del governo di trasferire in un altro carcere gli imputati della strage
di due anni fa nello stadio della città. Decisa poi la rimozione del capo della sicurezza
mentre ieri un edificio governativo è stato attaccato. Dall’inizio delle violenze
sono stati 6 i morti e oltre 400 i feriti.