Bersani a Grillo: il Paese ha bisogno di risposte serie
Il presidente Napolitano ribadisce che farà il suo dovere fino alla fine del suo mandato.
Intanto Grillo afferma che se fallisce il suo Movimento le strade si riempiranno di
violenza. Il segretario del Pd Bersani lo invita di nuovo a fare proposte concrete
per il Paese. Alessandro Guarasci:
“Io un faro per l’Italia? A volte
si fa fatica a fare luce nella nebbia ed io cerco di fare del mio meglio". Il presidente
Napolitano prende spunto dall’apprezzamento dell’ex presidente della Consulta Conso
nei suoi confronti, per parlare della crisi. Una crisi complessa, tantoché Napolitano
deve dire no all’invito fatto dal Parlamento europeo per parlare all’assemblea il
13 marzo. Oggi si è saputo che Berlusconi non sarà a Roma domani per incontrare il
premier Mario Monti in vista del summit Ue. Problemi di salute. Nell’incontro di oggi,
Monti e il segretario del Pd Bersani hanno parlato di crescita e occupazione. Intanto
Grillo dice che il suo movimento ha incanalato tutta la rabbia presente nel Paese,
mettendo in guardia che se fallirà l'Italia "sarà guidata dalla violenza nelle strade''.
Ribatte Bersani per il quale “bisogna dare risposte serie e non incappucciate davanti
al Paese''. Dunque Bersani cerca di portare Grillo sui contenuti, come dice il giornalista
Ettore Colombo, autore di una biografia sul leader del Pd per Editori Internazionali
Riuniti:
R. - Bisognerà
vedere se i grillini eletti in parlamento assumeranno un senso di responsabilità anche
rispetto al Paese e alle condizione drammatiche che vive. Non credo che nel Pd - per
quanto, come sempre, ci siano idee e posizioni diverse al suo interno - sarà mai disponibile
a ipotesi di governissimo. Quindi o riesce questo tentativo di Bersani o se - come
penso - il Pd si dichiarerà indisponibile a qualsiasi tipo di governo o altro - del
presidente di scopo, o a termine - credo che l’unica soluzione sia quella di tornare
a votare.
D. - Bersani, secondo lei, è ancora il leader del centro sinistra
dopo la direzione di ieri?
R. - È ancora il segretario del Pd ed è ancora il
suo leader. Il Centrosinistra, se dovesse andare alle urne molto presto, non credo
potrà svolgere nuove elezioni primarie. In fondo Bersani ha vinto le primarie due
volte: la prima nel 2009 e la seconda contro Renzi lo scorso anno. Se invece dovesse
nascere un altro tipo di governo, se la situazione dovesse ingarbugliarsi e nel Pd
dovesse partire - come in parte è già partita - “la notte dei lunghi coltelli”, è
probabile che ci sarebbero nuove primarie per scegliere il nuovo candidato premier.