2013-03-06 12:27:31

Sud Corea: l'arcivescovo di Seul chiede di denuclearizzare la penisola coreana


Nello stallo e nelle tensioni che si registrano fra Nord e Sud Corea, “urge promuovere un sforzo di dialogo”. Partendo da un assunto: “La Chiesa propone di denuclearizzare la penisola coreana, ed è necessario un modo pacifico per raggiungere questo obiettivo”. E’ l’appello lanciato, tramite l’agenzia Fides, da mons. Yeom Soo-jung, arcivescovo di Seoul, che interviene pochi giorni dopo l’insediamento della nuova Presidente del Paese, Park Geun-hye. Uno dei dossier più scottanti presenti sul tavolo della nuova Presidente è quello dei rapporti con la Nord Corea, che negli ultimi tempi ha proseguito i passi del suo programma nucleare. Mons. Yeom Soo-jung nota a Fides: “Come arcivescovo di Seoul sono anche amministratore apostolico di Pyongyang. Pertanto, la nostra Chiesa deve prendere in considerazione i problemi della Chiesa in Corea del Nord. Credo l’aspetto più importante nelle relazioni fra Nord e Sud Corea sia costruire la fiducia reciproca per prevenire ulteriori conflitti. La Chiesa si impegnerà nella preghiera e nel cercare di compiere gesti di solidarietà. La soluzione del conflitto intercoreano è quella del dialogo. Intanto la nostra diocesi aiuta la Corea del Nord, fornendo assistenza umanitaria attraverso la Caritas. Alla Chiesa coreana sta a cuore il popolo della Corea del Nord e l'evangelizzazione del Paese. Per questo confidiamo nel Signore”. Guardando la situazione politica e sociale della Sud Corea, l’arcivescovo rimarca a Fides: “La situazione politica della Corea del Sud è stata un po’ difficile. Dopo un periodo di contrapposizioni fra i partiti, credo che le controversie saranno ben risolte. Il nostro popolo è diligente, serio e ottimista: non perdiamo la speranza in qualsiasi circostanza. Il 25 febbraio abbiamo accolto la prima donna Presidente, Park Geun-hye. La nazione si augura che la Presidente mantenga le sue promesse e faccia della Corea del Sud un Paese pacifico. I problemi più urgenti sono la depressione economica e il divario fra élite ricche e masse con redditi bassi”. (R.P.)







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