Siria: un milione di profughi, metà sono bambini. Sabra, le minoranze vivranno in
pace
Siria. Per il quarto giorno consecutivo caccia ed elicotteri da combattimento lealisti
hanno bombardato a tappeto l’area di Homs, in mano ai ribelli. Centinaia di civili
sono rimasti intrappolati nei combattimenti e si rischia l’ennesima strage. Sono sempre
di più i rifugiati che fuggono dalle violenze; secondo l’Alto Commissariato Onu per
i Rifugiati si tratta di "un disastro su larga scala“, con un milione di siriani che
hanno lasciato il Paese, la metà dei quali sono bambini. Su questa situazione drammatica,
Salvatore Sabatino ha intervistato George Sabra, presidente del Consiglio
Nazionale Siriano:
R. – The situation
is really very bad … La situazione è veramente molto grave: ogni giorno partono
missili scud da una distanza di oltre 400 km con l’intento di distruggere le città,
in particolare Aleppo e le città nei suoi dintorni, senza alcun altro scopo che quello
di distruggere.
D. – Abbiamo visto immagini terribili di civili e bambini uccisi
in questa guerra …
R. – Yes: this is the situation. You know, we have now more
than 6.000 women and … Sì, la situazione è questa. In due anni sono stati uccisi
più di 6 mila donne e 5 mila bambini, perché i bombardamenti colpiscono ovunque, con
una violenza cieca. Questo è quello che sta succedendo in Siria. La maggior parte
delle vittime sono civili innocenti.
D. – Come immagina il futuro in Siria?
R.
– No doubt for me: future in Syria is for freedom and dignity. Per me non ci sono
dubbi: il futuro in Siria è libertà e dignità.
D. – E la libertà sarà garantita
anche alle minoranze?
R. – All the people: please, I know what newspapers
and media in West talk … Per tutti: io so bene quello che la stampa e i media in
genere in Occidente dicono a proposito dei cristiani, dei diritti delle minoranze,
le carenze di cui soffrono le minoranze … Ma bisogna parlare anche della maggioranza.
Io sono cristiano e voglio vedere il nostro Paese, tutte le genti del nostro Paese
– cristiani, musulmani, drusi, alawiti, curdi, turchi, siriani, tutti i siriani -
vivere in pace e in dignità. E il compito della rivoluzione siriana è raggiungere
direttamente questo scopo.