Quarta Congregazione. Padre Lombardi: nessuna fretta per il Conclave, ma preparazione
adeguata
Quarta Congregazione generale dei cardinali ieri mattina in Vaticano in vista del
Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice. A conclusione della Congregazione, il
direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha incontrato i giornalisti.
Il servizio di Giancarlo La Vella:
Intensa e ricca
di argomenti la quarta Congregazione generale dei cardinali: si sono registrati 18
interventi dei porporati, per un totale di 51, indirizzati a mettere in luce le esigenze
e le sfide attuali della Chiesa e del Pontefice che potrà rappresentarle. Sulle tematiche
affrontate padre Lombardi ha detto:
“Un grande tema è quello della Chiesa
nel mondo di oggi e le esigenze della nuova evangelizzazione; un altro è quello della
Santa Sede, dei dicasteri, del rapporto con gli episcopati; un altro ancora è quello
delle attese, del profilo del futuro Pontefice, che risultano da queste attese del
mondo e delle necessità del buon governo della Chiesa”.
Si va intanto aggiornando
il numero dei cardinali presenti a Roma per l’elezione del Pontefice. Sono giunti
nelle scorse ore altri quattro porporati, di cui tre elettori. Tutti hanno prestato
giuramento. Mancano, dunque, solo due cardinali per raggiungere il numero di 115 porporati
che parteciperanno agli scrutini. La Congregazione è stata poi allietata da un momento
di affettuosa condivisione - ha detto padre Lombardi - quando sono stati rivolti gli
auguri del Collegio cardinalizio a tre porporati che in questi giorni hanno compiuto
gli anni. Tra essi, il cardinale Walter Kasper, da ieri 80enne, ma che comunque parteciperà
al Conclave, dal quale sono esclusi coloro che hanno compiuto questa età prima dell’inizio
della Sede Vacante. Domani - ha ancora annunciato il direttore della Sala Stampa -
si terranno due Congregazioni generali, una alla mattina e una al pomeriggio. Ai giornalisti
sono state poi mostrate le immagini, girate dal Centro Televisivo Vaticano, sui lavori
in corso nella Cappella Sistina e nelle zone circostanti, per l’adeguamento allo svolgimento
degli scrutini.
Rispondendo ai giornalisti, padre Lombardi ha spiegato i motivi
della necessaria riservatezza che copre non solo ciò che avverrà nel Conclave, ma
in gran parte anche le tematiche trattate all’interno delle Congregazioni generali:
“Questa
situazione del cammino del Collegio cardinalizio verso il Conclave è una situazione
particolare: non è un convegno o un Sinodo, di cui noi cerchiamo di dare la massima
informazione possibile; ma è un cammino in cui il Collegio cardinalizio fa la sua
riflessione per giungere alla decisione, in coscienza, di ognuno dei membri sull’elezione
che deve fare del Romano Pontefice. In questo senso, la tradizione del Conclave e
del cammino verso il Conclave è anche una tradizione di riservatezza per tutelare
bene la libertà di avvicinamento e di riflessione da parte di ognuno dei membri del
Collegio a questo momento così importante”.
Infine, un chiarimento da parte
del direttore della Sala Stampa vaticana sul fatto che non sia stato ancora affrontato
dai cardinali, anche se in via ipotetica, l’argomento della data dell’inizio del Conclave:
“Si
sente molto bene nel Collegio la volontà di una preparazione adeguata, seria, approfondita,
non affrettata. Allora in questa situazione non è ancora parso opportuno porre una
votazione sulla data del Conclave che potrebbe essere sentita - immagino - da una
buona parte del Collegio come una certa forzatura rispetto alla dinamica di riflessione
e di maturazione da parte del Collegio.