2013-03-06 13:49:16

Il 2012 anno nero per il Pil europeo


Il Pil dell'Eurozona è sceso dello 0,6% nel 2012, mentre quello dell'Ue 27 è diminuito l'anno scorso dello 0,3%: è quanto risulta dalla seconda stima di Eurostat sul Pil in Europa. Il servizio di Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

Tutta Europa ha viaggiato letteralmente col freno tirato nel 2012. Il Pil dell’Eurozona è sceso dello 0,6% negli ultimi tre mesi dell’anno e anche la Germania, locomotiva del Vecchio Continente, è arretrata dello 0,6%. Male, molto male, per l’Italia che ha avuto un calo dello 0,9% nel quarto trimestre ma il dato annuale è stato catastrofico, con -2,7%. Eurostat ricorda che nello stesso periodo il pil degli Stati Uniti è rimasto stabile rispetto al terzo trimestre. A far scendere il dato sono stati soprattutto la flessione delle spese di consumo delle famiglie e il calo di importazioni ed esportazioni. Ma c'è dell'altro secondo l’economista Alberto Quadrio Curzio:

R. - Sono calati molto anche gli investimenti e quindi tutta la domanda aggregata e di conseguenza la stessa ha trascinato il pil verso il basso. Io ritengo che se l'Europa non cambia politica e non rilancia la crescita, ci metteremo parecchi anni a uscire da questa crisi.

D. - Un problema di rilancio della crescita che riguarda tutti, meno che la Germania che continua a creare posti di lavoro ...

R. - Sì, la Germania si sta finanziando a tassi di interesse zero, a causa della crisi e questo le da un vantaggio competitivo enorme. Vantaggio competitivo che l'Europa non considera nei suoi parametri di asimmetrie tra i vari Paesi, ma che di fatto esiste. Ma non durerà a lungo per la Germania, perché il crollo della domanda interna degli altri Paesi rallenta di molto le sue esportazioni.







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