Giornata europea dei Giusti: celebrazioni in tutta Europa
Si è celebrata ieri in tutta Europa la prima Giornata europea dei Giusti, istituita
dal Parlamento di Bruxelles su proposta di Gariwo, la foresta dei Giusti, onlus che
dal 2001 lavora per approfondire la conoscenza e l‘interesse verso le figure e le
storie dei Giusti. Capofila delle celebrazioni è Milano che ispira con Gariwo le iniziative
in contemporanea in tutta Europa. Nel “Giardino dei Giusti di tutto il mondo”, situato
a piazza Santa Maria Nascente, nel capoluogo lombardo, sono stati dedicati dei nuovi
alberi a quattro grandi figure che hanno difeso la dignità umana: Fridtjof Nansen,
Dimitar Peshev, Vaclav Havel e Samir Kassir. Analoghe cerimonie si sono svolte in
molti comuni italiani ed europei. Al Parlamento di Bruxelles, Rosen Plevneliev, presidente
della Bulgaria, Simon Peres, presidente d’Israele, e Gabriele Nissim, presidente di
Gariwo, ricordano il 70° anniversario del salvataggio degli ebrei bulgari durante
la seconda Guerra mondiale. A Varsavia, Tadeusz Mazowiecki, protagonista di Solidarnosc,
annuncia la costituzione del Comitato Onorario per la creazione del Giardino dei Giusti
nella capitale polacca. A Praga, la Camera dei Deputati promuove una conferenza sull’eredità
morale di Vaclav Havel e sui giusti della Shoah censurati dal regime comunista. A
Sarajevo, Svetlana Broz, presidente della sezione bosniaca di Gariwo, ha organizzato
un incontro con migliaia di giovani per celebrare i Giusti dell’ex Jugoslavia. A San
Pietroburgo, Anatolij Razumov, direttore del Centro Nomi Restituiti, ente che documenta
le vittime del comunismo, ha tenuto una conferenza sulla memoria dei Giusti in Russia.
Con la dichiarazione approvata il 10 maggio del 2012, l’Europa ha fissato la giornata
del 6 marzo - in onore di Moshe Bejski, artefice a Gerusalemme della Commissione dei
Giusti per la Shoah di Yad Vashem - come ricorrenza annuale per ricordare quanti si
sono impegnati a soccorrere i perseguitati durante i genocidi, a difendere la dignità
umana calpestata nei sistemi totalitari, a testimoniare la verità per non dimenticare.
“È molto importante che ogni Paese europeo ricordi i Giusti di tutti i genocidi -
spiega Gabriele Nissim, presidente di Gariwo. Il Giusto non ha una sola patria, ma
è cittadino del mondo. Sarebbe bello che ovunque sorgessero luoghi per ricordare gli
esempi morali di chi ha salvato gli ebrei, di chi ha soccorso gli armeni, di chi ha
aiutato i Tutsi in Rwanda o ha difeso la dignità umana nel totalitarismo comunista.
I Giusti uniscono l’umanità e ci insegnano la responsabilità nel tempo presente, ecco
il senso di questa Giornata”. (R.P.)