Il prestito a Cipro, più vicino dopo le recenti elezioni nell’isola, e poi l’allungamento
delle scadenze per il rimborso dei prestiti a Irlanda e Portogallo e la situazione
in Italia dopo il complesso risultato elettorale: questi gli argomenti, ufficiali
e non, dell’agenda dell’Eurogruppo che si è riunito ieri a Bruxelles. Questa mattina
l’incontro si allarga ai Ventisette, che dovranno esprimersi sull’iniziativa di tagliare
i maxi-bonus ai manager di banca. Il servizio è di Laura Serassio:
Londra proverà
a dare battaglia contro la legge che abbassa i bonus dei banchieri al livello dello
stipendio annuale. Forse invano: per approvare il regolamento, basta la maggioranza
delle capitali. Sul tavolo dei 27 responsabili economici, questa mattina, anche la
decisione di posticipare il rimborso dei prestiti da parte di Irlanda e Portogallo,
che stanno proseguendo nei rispettivi programmi di aggiustamento “nonostante la congiuntura
critica”. Per concludere con la richiesta della Lettonia di aderire come 18imo Paese
al club dell’euro. Un’agenda carica, dopo un Eurogruppo, ieri pomeriggio, in cui i
Ministri delle finanze dell’Eurozona hanno fatto il punto sul sostegno da 17 miliardi
di euro a Cipro. A seguito delle elezioni, ci si aspetta ora un’accelerazione sull’accordo
che potrebbe vedere la luce, entro fine marzo, secondo il Presidente dell’Eurogruppo
Jeroen Djisselbloem, che però non ha voluto fornire alcun dettaglio. Convitato di
pietra alla riunione, il risultato del voto in Italia. “E’ responsabilità dei partiti
politici italiani trovare una soluzione” – ha dichiarato Djisselbloem, che si è detto
però sicuro che qualsiasi governo sarà incaricato, rispetterà gli accordi presi per
stabilizzare l’euro.