Gabon: "Emergenza sorrisi" in aiuto dei bambini con malformazioni facciali
Sono circa 165 mila i bambini che nascono ogni anno nel mondo con malformazioni facciali
secondo le stime delle organizzazioni internazionali che operano nel settore. L’Associazione
umanitaria “Emergenza sorrisi” organizza da anni, con un team di chirurghi, anestesisti
e infermieri, missioni in Paesi in via di sviluppo per far tornare a sorridere i piccoli
colpiti da questo problema. L’ultima è stata in Gabon, in Africa centrale, Paese vittima
di terribili violenze. Francesca Vitale, anestesista che ha partecipato alla
missione, descrive, al microfono di Maria Cristina Montagnaro, quali sono i
problemi della popolazione locale:
R. – Sicuramente,
le condizioni igieniche sono scadenti. La scarsità di mezzi economici fa sì che anche
l’acceso ai farmaci o a presidi - che per noi ormai sono normali e quasi scontati
- lì diventi un lusso. La situazione che abbiamo trovato in Gabon è una classica situazione
africana, nel senso che è piena di contraddizioni, con un divario di elevate proporzioni
tra la classe abbiente e la classe povera, con una “casta” di persone con notevoli
possibilità economiche e la maggioranza della popolazione a cui, invece, mancano le
risorse primarie, dal cibo all’assistenza sanitaria.
D. – Qual è l’incidenza
delle malformazioni facciali nei Paesi dell’Africa centrale?
R. - In termini
di percentuali specifiche non so dirlo, però sicuramente è una malattia estremamente
diffusa, che ha un’eziologia multifattoriale, che dipende da carenze vitaminiche e
nutritive, associate ad alterazioni genetiche. Ma il numero di bambini che nascono
con questo tipo di malformazioni è estremamente elevato. Poi, va considerato che i
bambini affetti da labiopalatoschisi non solo hanno una problematica di malnutrizione,
perché chiaramente non riescono ad alimentarsi in maniera corretta, e per il tipo
di cultura che domina in queste regioni sono bambini che vengono relegati ai margini
della società.
D. – Quanti bambini avete operato in quest’ultima missione?
R.
- Nell’ultima missione abbiamo operato 46 pazienti, di cui 40 bambini con un’età compresa
tra i 6 e 3 anni, e 6 pazienti invece di età adulta. Oltre alla possibilità che si
dà loro di crescere, da un punto di vista fisico, in maniera normale, si dà loro anche
la possibilità di essere reintegrati nel tessuto sociale del villaggio e quindi questo
intervento ha un doppio beneficio.
D. – Che cosa deve fare chi voglia sostenere
“Emergenza sorrisi”?
R. - Può documentarsi sull’attività dell’Associazione
andando sul sito: www.emergenzasorrisi.it