2013-03-05 16:04:33

20.mo del Catechismo: crediamo in un Dio che è "Padre"


I cristiani possono chiamare Dio "Padre" perché è Gesù che lo ha rivelato loro. Ed è questa paternità a rendere altissima la dignità di ogni essere umano. Il Catechismo della Chiesa Cattolica dedica un'ampia riflessione a questo aspetto della fede. Lo sottolinea il religioso gesuita, padre Dariusz Kowalzcyk, nella 17.ma puntata del ciclo dedicato ai 20 anni della pubblicazione del testo:RealAudioMP3

“Credo in Dio Padre” – professiamo all’inizio del Credo. Perché chiamare Dio nostro “Padre”? Il Catechismo ci dice che nell’Antico Testamento Dio è chiamato “Padre” in quanto Creatore dell’universo e anche in forza dell’Alleanza costituita da Dio con il popolo d’Israele. La paternità divina viene dunque sperimentata da un lato come origine primaria e trascendente, e dall’altro, come sollecitudine d’amore per gli uomini (cfr. CCC 238-239).

Prima di tutto però, noi chiamiamo Dio nostro “Padre” perché Gesù ci ha rivelato Dio come Padre: “Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale Figlio lo voglia rivelare” (Mt 11,27). Gesù ci rivela il Dio Padre eterno, ci rivela se stesso come Figlio generato eternamente dal Padre, a poi ci rivela lo Spirito Santo, l’amore eterno in persona tra il Padre e il Figlio.

Inoltre Gesù ci rivela che la paternità divina nei confronti dell’uomo non consiste soltanto nell’opera della creazione. Essa si esprime innanzitutto nel progetto che diventiamo “partecipi della natura divina” (2 P 1,4). Il padre terreno dà la sua natura umana al figlio. Il Padre eterno ci vuole far partecipi della sua natura divina. Questa è per noi la buona novella. San Paolo afferma che abbiamo ricevuto uno spirito da figli adottivi, “e se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo”, chiamati a “partecipare alla sua gloria” (Rm 8,17).

Il fatto che Dio è Padre non ha niente a che fare con il sesso maschile. Dio Padre non è un maschio. Dio è Dio. Perciò possiamo dire che nella sua paternità c’è anche la sua maternità. Giovanni Paolo II interpretando la parabola del figlio prodigo disse: “Il padre misericordioso della parabola contiene in sé, trascendendoli, tutti i tratti della paternità e della maternità”. Dio eterno è fonte e principio di tutta autentica paternità e maternità che troviamo nel creato.







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