Visita in Siria del capo dell’opposizione Al Khatib. I ribelli conquistano l'Accademia
di polizia di Aleppo
Caos in Siria. E’ terminata solo ieri la battaglia per l’accademia di polizia di Aleppo.
Pesantissimo il bilancio: oltre 200 morti in 8 giorni di combattimenti. Intanto scambio
di accuse tra la Gran Bretagna ed il presidente Bashar Al Assad, mentre ieri è entrato
in territorio siriano – per la prima volta – il capo dell’Opposizione Al Khatib. Il
servizio è di Salvatore Sabatino:
Una visita lampo,
ma altamente simbolica. Il capo della Coalizione nazionale dell’opposizione, Al Khatib
è entrato in Siria attraverso il confine turco, ha visitato le città di Jarablus e
Minbij, nel nord del Paese, e si è fatto riprendere circondato dalla folla festante.
Un gesto, il suo, non apprezzato dal regime; tanto che subito dopo la sua partenza
la città di Minbij è stata colpita da un missile Scud lanciato dai militari lealisti.
Al Khatib ha, insomma, voluto affermare la sua autorità, forte dell’appoggio degli
occidentali; forte anche delle dichiarazioni del ministro degli Esteri britannico
Hague, che proprio ieri ha affermato che Londra non esclude di fornire in futuro armi
al fronte anti-regime. Una risposta dura, anche se attesa, all’altrettanto duro attacco
lanciato a Londra dal presidente Assad in un’intervista al Sunday Times, in cui parla
di “superficialità nell’affrontare la questione siriana”. Intervista in cui il presidente
annuncia anche di essere disposto ad un dialogo con i ribelli, a condizione, però,
che lascino le armi. Punto di grande divergenza, questo, con i ribelli che continuano
a rafforzare le loro posizioni nel nord. Ieri, dopo 8 giorni di combattimenti ed oltre
200 morti, hanno preso il controllo completo dell'accademia di polizia di Khan al
Assal, nella provincia di Aleppo.