Siria: prima visita ufficiale del leader di opposizione nelle zone in mano ai ribelli
Prima visita ufficiale in Siria del leader dell’opposizione Al Khatib nelle zone del
Paese ormai in mano ai ribelli che ieri hanno conquistato anche l’accademia di Khan
al Assal, nella provincia di Aleppo. Decine di morti e feriti, soprattutto tra le
fila dei soldati governativi. Intanto il presidente Assad accusa Londra di voler armare
i ribelli. Secca la replica del ministro degli esteri britannico Hague: la situazione
è troppo pericolosa non possiamo escludere questa opzione. Il servizio di Cecilia
Seppia:
Il numero
uno della Coalizione nazionale siriana Al Khatib è arrivato in mattinata nel Paese
per visitare le zone del nord, ormai sotto il controllo dei ribelli e rendersi conto
della situazione. Accolto da una folla di sostenitori ha fatto tappa nella città di
Jaràblus e Minbij, colpita più tardi da un missile Scud. Intanto dopo l’incursione
dell’esercito iracheno, che da ieri ha iniziato a bombardare postazioni dei ribelli
sul confine siriano, la battaglia oggi si è concentrata di nuovo nella provincia di
Aleppo. Liberata l’accademia di Khan al Assal, ultima roccaforte del regime, dove
in 8 giorni sono morte oltre 200 persone. Ai ribelli anche il comando di un carcere
nella provincia di Raqqa. Intanto il presidente siriano al-Assad accusa la Gran Bretagna
di volere armare i terroristi e tuona contro il primo ministro britannico Cameron
definendolo incapace di giocare un ruolo costruttivo nel conflitto. A stretto giro
la replica di Londra: la situazione in Siria, ha detto il ministro degli esteri William
Hague, è troppo pericolosa per la pace e la sicurezza della regione e del mondo. Non
possiamo escludere – ha ammonito- l’eventualità di fornire armi all’opposizione per
il futuro, anche se per ora, nulla è stato deciso.