Indonesia: a Jakarta leader cristiano-islamici pregano per Benedetto XVI
Una preghiera per Benedetto XVI e la decisione di passare "dalle parole ai fatti concreti",
dalle buone intenzioni ai passi reali per affrontare il problema della violenza interconfessionale
e del dialogo fra fedeli di religioni diverse. E rimettere al centro dell'agenda politica
e sociale il tema "della pace e della giustizia nella regione". Sono gli elementi
che hanno animato la tre giorni della conferenza cristiano-islamica, che si è conclusa
ieri a Jakarta. All'evento promosso dalla Conferenza degli studiosi islamici (Icis)
e dall'episcopato locale (Kwi), assieme alla Federazione dei vescovi asiatici (Fabc)
e alla Conferenza di cristiani dell'Asia, hanno partecipato 16 esperti e leader religiosi
provenienti da tutto il continente. Nel comunicato ufficiale diffuso al termine dei
lavori - riferisce l'agenzia AsiaNews - i rappresentanti cristiano-islamici sottolineano
di essere "pienamente consapevoli" dell'impegno "morale" verso "i confratelli", per
aiutarli a comprendere che "la religione è la via per esercitare la fede". Di contro,
essa non deve prestarsi a strumentalizzazioni o divenire pretesto per attacchi personali
e violenze. Nei giorni che hanno preceduto la conferenza, non sono mancate osservazioni
sui risultati sinora ottenuti dagli incontri interreligiosi; alcuni critici hanno
parlato di appuntamenti "formali", che hanno troppo spesso il torto di non coinvolgere
"le fazioni più estremiste", ma di rivolgersi solo a gruppi moderati. Altri puntano
il dito contro il "proselitismo", che riguarda movimenti evangelici e fazioni estremiste
islamiche; l'inevitabile contrasto fra le due forze causa "violenti conflitti". Tuttavia,
nel corso della tre giorni i partecipanti all'assemblea hanno anche lanciato un monito
contro alcuni fra i molti "mali endemici" che colpiscono la nazione; su tutti la corruzione,
unita alla questione dei migranti e ai maltrattamenti di cui spesso sono vittime.
Da ultimo, a nome di tutta l'assemblea dei partecipanti alla conferenza, il vescovo
di Timika (reggenza di Mimika, provincia di Papua) mons. John Saklil ha rivolto un
pensiero a Benedetto XVI; il prelato ha inoltre invitato gli astanti a pregare per
il Papa emerito nei primi giorni del suo ritiro a Castel Gandolfo, in attesa dell'elezione
del nuovo successore di Pietro. (R.P.)