Il Patriarca Raї: con Kirill abbiamo parlato dei diritti dei cristiani in Medio Oriente
e di pace in Siria
Il Patriarca maronita di Antiochia e di tutto l'Oriente, Béchara Boutros Raї,
ha concluso ieri la sua visita pastorale a Mosca dove ha incontrato il Patriarca ortodosso
di Mosca e di tutte le Russie Kirill I. Al centro dei colloqui, la difficile situazione
dei cristiani in Medio Oriente e la pace in Siria. Sul contenuto degli incontri ascoltiamo
lo stesso cardinale Raї:
R. - Abbiamo
parlato del significato della presenza dei cristiani in Medio Oriente, che si trovano
in questi Paesi dal tempo di Gesù, 600 anni prima dell’islam! I cristiani non sono
stranieri, hanno dato l’impronta del Vangelo, l’impronta della cultura cristiana,
alle culture locali e, infatti, chi viene in Medio Oriente trova gli ambienti musulmani
differenti da altri ambienti perché la cultura cristiana ha permeato la vita sociale,
culturale, politica ed economica di queste regioni e poi anche la rinascita culturale
e sociale in Medio Oriente è avvenuta grazie ai cristiani.
D. – Quindi, cosa
avete detto durante questi incontri?
R. - La prima cosa da dire è che i cristiani
sono cittadini che hanno tutti i loro diritti e quindi rappresentano una grande missione
per il mondo, perché i cristiani fanno conoscere all’islam la realtà del cristianesimo,
un cristianesimo aperto, che rispetta la persona umana, i diritti dell’uomo, le libertà.
Vivendo con i musulmani, inviamo questo messaggio del cristianesimo. Dall’esperienza
di convivialità noi faremo conoscere l’Occidente alla realtà dell’islam e i musulmani
faranno conoscere ai musulmani la realtà del cristianesimo. Quindi la presenza cristiano-musulmana
è necessaria per il mondo.
D. - Alcuni parlano di conflitto di religione,
conflitto di culture e di civiltà …
R. – Non viviamo un conflitto di questo
tipo. Sì, ci sono problemi politici, problemi economici, però non esiste un conflitto
tra le culture, anzi viviamo come componenti complementari. Purtroppo c’è una certa
politica che fomenta il radicalismo, il fondamentalismo. Stati dell’Oriente e dell’Occidente
sostengono gruppi integralisti e radicali con armi, soldi e sostegno politico. E’
questo che crea problemi in Medio Oriente. Quindi noi vogliamo insistere per dire
al mondo che l’islam è moderato nella sua maggioranza, non è fondamentalista, non
è integralista.
R. – Cosa auspica?
D. - Bisogna che la pace nel Medio
Oriente possa regnare perché musulmani e cristiani possano dare testimonianza questa
al mondo. Noi non vogliamo chiedere protezione ma pace e stabilità, perché possiamo
continuare a dire questo messaggio all’umanità: cristiani e musulmani vivono in pace
nella terra dove Gesù si è incarnato, dove il Vangelo è partito.