Si è spento il cardinale francese Honoré. Il cordoglio di Benedetto XVI
Si è spento ieri mattina il cardinale francese Jean Honoré, arcivescovo emerito di
Tours: aveva 92 anni. Benedetto XVI ha espresso in un messaggio il suo profondo cordoglio
per la scomparsa di un pastore – ha affermato – che “ha servito con dedizione la Chiesa”,
ricordando in particolare il suo “desiderio di annunciare il Vangelo a tutto il mondo”
e la sua opera appassionata per la redazione del Catechismo della Chiesa Cattolica.
Il cardinale Honoré era nato il 13 agosto 1920 a Saint-Brice-en-Coglès, nel territorio
dell'arcidiocesi di Rennes. Cresciuto in un famiglia di otto figli, dopo la morte
precoce dei genitori è costretto a entrare in convitto. Studia nel collegio di Saint-Malo.
Poi entra nel Seminario Maggiore di Rennes. Viene inviato a terminare la sua formazione
teologica nell'Istituto Cattolico di Parigi. È allora che inizia a preparare, sotto
la guida di Padre Daniélou, la sua tesi sulla spiritualità di Newman, che espone nel
1949. È il primo di una serie di studi sulle opere del celebre cardinale convertito
dall’anglicanesimo.
Il 29 giugno 1943 riceve l'ordinazione sacerdotale. Giovane
sacerdote, viene nominato professore di lettere prima nel collegio Saint Vincent di
Rennes e poi a Saint-Malo, dove è chiamato a sostituire il suo ex professore. Nel
1948 insegna dogmatica nel Seminario Maggiore, in attesa di rispondere alla sfida
pastorale dei suoi studenti, scoraggiati per ciò che veniva allora definito il disordine
e l'empirismo della pratica del catechismo. L'iniziazione a una catechesi che armonizzi
il possesso delle formule della fede con la Scrittura e la Liturgia contribuisce a
conferire un reale impulso alla pastorale catechetica. Allo stesso tempo, diviene
l'apostolo della partecipazione dei laici e dei genitori degli studenti alla trasmissione
della fede.
Nell'estate del 1957, di fronte alla crisi dell'insegnamento religioso,
è chiamato a raccogliere la difficile eredità del canonico Colomb, guida intellettuale
del rinnovamento catechetico. I suoi sei anni nel «Centre National de l'Enseignement
Religieux» (CNEC), il Centro Nazionale dell'Insegnamento Religioso, sono fecondi di
opere e di iniziative, come testimonia la creazione della rivista «Catéchèse» e come
dimostrano i grandi congressi dell'epoca, a cui partecipano più di seimila catechisti
provenienti dalle Diocesi della Francia e dall'estero. Assume poi il Rettorato presso
l'Università Cattolica di Angers.
Il 24 ottobre 1972 Paolo VI lo nomina vescovo
di Evreux, in Normandia. Il 17 dicembre successivo riceve l'ordinazione episcopale.
Il 13 agosto 1981 viene nominato arcivescovo di Tours. Le sue competenze nell'ambito
dell'insegnamento lo destinano alla Commissione Episcopale del Mondo scolastico e
universitario di cui è eletto presidente nel 1989. Svolge così un ruolo attivo nel
dibattito nevralgico sulla difesa della libertà d'insegnamento negli anni 1991-1994.
Solidale con gli organismi qualificati per negoziare con il Ministero dell'Istruzione
nazionale, in particolare con il Segretariato Nazionale dell'Insegnamento Cattolico
e le Associazioni dei Genitori degli Studenti, è il vescovo responsabile e il testimone
della risoluzione di un Episcopato unanime nel preservare il diritto alla libertà
delle famiglie.
Nel 1996, dopo che la II Assemblea Generale Straordinaria del
Sinodo dei Vescovi (1985) aveva postulato la redazione di un Catechismo Universale,
è chiamato a far parte di un gruppo di vescovi incaricati di redigere il testo sotto
la direzione dell’allora cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione
per la Dottrina della Fede. Il 22 luglio 1997 rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi
di Tours. Giovanni Paolo II lo aveva creato cardinale nel Concistoro del 21 febbraio
2001, del Titolo di Santa Maria della Salute a Primavalle.
Con la morte del
cardinale Honoré, il Collegio cardinalizio risulta composto di 207 membri, dei quali
117 elettori e 90 non elettori.