Mons. Semeraro: "Grande serenità di spirito in Benedetto XVI"
Una giornata unica dunque, quella di ieri, per Castel Gandolfo e per tutta la Chiesa,
che “ci insegna anche a leggere in modo nuovo l’attuale tempo di Quaresima”. Cosi
il vescovo di Albano, mons. Marcello Semeraro, che racconta al microfono della
nostra inviata Gabriella Ceraso le emozioni provate nel suo ultimo incontro,
ieri, con Benedetto XVI:
R. – Il Papa
stesso ha detto che è un incontro diverso. Ne ha parlato, però, con estrema semplicità.
Questo mi ha confermato nell’impressione, che ho avuto anche questa sera, accogliendolo,
di una grande serenità di spirito. E grande serenità di spirito dice, allora, profondità
di decisione e anche alta spiritualità. E’ ovvio, infatti, che così come la chiamata
e l’accettazione dell’elezione fatta ha comportato in lui grandi cambiamenti di vita,
anche questa scelta comporterà per lui una riformulazione dei suoi stili di vita.
L’altra cosa che mi ha molto commosso è il fatto che egli abbia usato l’immagine del
pellegrinaggio. Il magistero del Concilio è passato anche nel linguaggio liturgico:
noi, nella Messa, parliamo di un “popolo pellegrino sulla terra”. Mi è parso che,
dicendo questa frase, il Papa abbia voluto ancora una volta esprimerci la sua vicinanza,
cioè: “Io cammino insieme con voi: non sto in finestra a guardare che cosa fate, ma
cammino insieme con voi”.
D. – Che luce dà alla Quaresima che stiamo vivendo
questa esperienza del Papa e, ovviamente, le sue parole di questi giorni?
R.
– La Quaresima ha un valore fondamentale, di camminare con gioia incontro alla Pasqua.
E il fatto che cada nel tempo della Quaresima, anche questo evento ci dice che insieme
con il Papa noi continueremo a camminare incontro al Signore risorto.