Ucciso un parroco a Trapani. Il dolore del vescovo
La notizia della tragica morte di don Michele Di Stefano, parroco della frazione di
Ummari, a Trapani, ucciso nel sonno nel letto della canonica, ha lasciato sgomenta
la comunità diocesana, per l'efferatezza di un omicidio di un parroco che nonostante
l'età, 79 anni, non ha voluto lasciare il territorio della sua parrocchia scegliendo
di restare in mezzo al suo popolo. "La morte improvvisa di un prete è per il vescovo
sempre motivo di dolore e di sorpresa. Ma quando questa morte è frutto di violenza
omicida, lascia tutta la comunità ecclesiale nella desolazione e nel buio perché ci
si chiede quali gravi motivi abbiano armato la mano criminale per uccidere la sua
vittima nel sonno", dice mons. Alessandro Plotti, amministratore apostolico della
diocesi di Trapani. "Era un uomo buono, cordiale e zelante che a Ummari aveva rapporti
sereni con tutti. Recentemente - ricorda mons. Plotti - all'ultimo incontro del clero,
avevo parlato a lungo con lui per avviare l'iter per il restauro della chiesa e del
campanile della piccola frazione. Mi è sembrato totalmente sereno e mi aveva proposto
di partecipare ad una cena con i suoi parrocchiani". Il vicario generale, mons. Liborio
Palmeri, che insieme ad altri presbiteri si è recato nella canonica di Ummari, afferma:
"Siamo profondamente addolorati e pieni di sgomento. Oggi vediamo don Michele, che
ha dedicato gran parte della sua vita al mondo rurale, come il seminatore della parabola
che diventa quel chicco di grano del Vangelo che muore nel suo campo per portare frutto
nel tempo opportuno per le comunità parrocchiali che ha servito e per tutta la Chiesa
di Trapani. Lo ricordiamo per il suo tratto umano che lo rendeva particolarmente gioviale
e vicino alla sua gente che per anni ha servito". Don Michele Di Stefano - riferisce
l'agenzia Agi - era sacerdote da 48 anni. Ordinato presbitero nella sua città a Calatafimi
dal vescovo Francesco Ricceri nel 1965, è stato parroco per 43 anni nella frazione
di Fulgatore. Compiuti 75 anni ha continuato il suo ministero pastorale di parroco
dedicandosi alla parrocchia "Gesù, Giuseppe e Maria" della vicina Ummari. Per molti
anni è stato assistente dei lavoratori di Azione cattolica e assistente spirituale
della Coldiretti provinciale, ruolo al quale dedicava molte energie. (R.P.)